di Alfredo Pezzella
Nell’era Covid sono cambiati i modi di fare di tutti noi ma non quelli dei tifosi bergamaschi. Non basta il Covid a fermare le vecchie rivalità tra tifosi orobici e napoletani. Non sono bastati i tanti morti dei mesi scorsi a fermare i tifosi dell’Atalanta che stasera,si sono assembrati in modo non autorizzato in più occasioni ed i vari luoghi simbolo della Bergamo calcistica. Quello verificatosi nelle ore precedenti alla semifinale di Coppa Italia è uno schiaffo in faccia agli operatori sanitari della stessa città orobica che da un anno combattono contro il Covid.
Le immagini che arrivano da Bergamo sono chiare e non lasciano spazio ad interpretazioni.In tantissimi,si sono infatti radunati con sciarpe, bandiere e fumogeni presso il Centro Sportivo Bortolotti e fuori al Gewiss Stadium per caricare i giocatori di Gian Piero Gasperini in vista del big match di questa sera in Coppa Italia, per staccare il ticket per la finale contro la Juventus di Andrea Pirlo.Il tifo organizzato nerazzurro, per l’occasione, si è ritrovato all’esterno del quartier generale della DEA per intonare i soliti cori contro i napoletani ed inneggiare alla squadra in vista della semifinale di coppa italia.Un assembramento non consentito che mette a rischio la salute di tanta gente.La sfida con il Napoli già particolarmente sentita a Bergamo,in questa occasione ha avuto un valore ancora più importante dopo le dichiarazioni di ieri ,del tecnico bermasco Giampiero Gasperini, che ha indicato nella Coppa Italia quale obiettivo principale della stagione.Vedremo se nei prossimi giorni, quanto verificatosi oggi a Bergamo verrà punito moralmente dagli addetti ai lavori che nei mesi scorsi hanno avuto parole pesanti nei confronti della tifoseria Napoletana, che si era riunita allo stesso modo per la morte di Diego Armando Maradona.