Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi segna un record con una gaffe al primo giorno. Uscitod a poco dal Quirinale dopo il giuramento da ministro e la foto di rito (fatti con distanziamento e rispettando le norme anti-Covid) Bianchi si è fermato a parlare brevemente con i cronisti. Sarà stata l’emozione o la poca abitudine a parlare con i giornalisti, Bianchi ha fatto una piccola gaffe linguistica. Prima ha risposto “l’ho imparato ieri sera” a chi gli ha chiesto quando aveva saputo che sarebbe stato nominato ministro. Poi un altro scivolone: “Speriamo che faremo bene”, afferma rispondendo a un’altra domanda.
Appena arrivato dai giornalisti la prima domanda che gli è stata posta riguarda il momento in cui ha appreso di essere ministro. “L’ho imparato ieri”, afferma il neo-ministro dell’Istruzione. Un’espressione, come hanno già spiegato molti in queste ore, che in realtà è propria del dialetto emiliano. La si usa spesso al posto del “l’ho appreso” dell’italiano standard: siccome Bianchi è originario della provincia di Ferrara, è comprensibile che, un po’ su di giri, abbia usato un’espressione della quotidianità. Ma la faccenda non è finita lì. Poco dopo, infatti, ne caccia un’altra: “Ho trovato della bella gente, speriamo che faremo tutti bene” – dice a chi gli chiede cosa lo aspetterà.
Poi il ministro aggiunge: “Partiamo da quello che c’è, da una situazione difficile che riusciremo ad affrontare”. Il ministro ci pensa qualche altro secondo, dicendo poi ai giornalisti: “Emozionato e anche conscio della quantità di lavoro che dovremo fare”, afferma ancora. Sui suoi compagni di governo Bianchi aggiunge: “Ho trovato della bella gente”. Infine, sulla possibile apertura di tutte le scuole in presenza, il ministro risponde che “È a questo che stiamo lavorando”.
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