Il coordinatore dei Centri Territoriali di Supporto (CTS) Agostino Miozzo si dice favorevole ad una nuova chiusura delle scuole se dovesse essere necessario.
Chiudere le scuole se i contagi, aggravati dalla presenza delle nuove varianti, dovessero aumentare. È ciò che dichiara Agostino Miozzo, coordinatore del CTS a fronte del nuovo aumento dei contagi da Coronavirus nel nostro Paese.
Se anche nel nostro Paese si evidenzierà che ragazzi e bambini sono portatori certamente si deve chiudere, anche se questa prospettiva mi provoca un grande dolore.
Tutto dipenderà, quindi, dal comportamento delle varianti: qualora esse dovessero propagarsi anche tra i più giovani, nulla vieterebbe un ritorno alla Dad.
Favorevole dunque ad una nuova chiusura, Miozzo suggerisce che la giusta “terapia” per il Paese sarebbe un nuovo lockdown totale dalla durata di due mesi.
Ma non possiamo permetterci questa terapia. Il Paese è in grave sofferenza con milioni di persone in stato di assoluta precarietà e il governo non è in grado di supplire alle necessità. Sarebbe anche possibile se solo fossimo in grado di garantire un rigoroso meccanismo di controlli, cosa che fino ad ora non è stato.
Il CTS ora si prepara a collaborare con il nuovo Governo, al quale chiederà di fare ricorso all’articolo 120 della Costituzione. L’articolo in questione punta a sostituire un potere di carattere nazionale ai vari governi centrali laddove le autorità locali non riescano a garantire diritti costituzionalmente previsti.
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