BACOLI – La gara per il servizio di giardinaggio del Parco Fusaro spostata in un luogo top secret, la commissione – dal nulla creata – sciolta, l’apertura delle buste infine rinviata a data da destinarsi.
Si sono susseguiti infatti ben tre colpi di scena, secondo quanto segnalato dall’associazione Il Pappice.
Il primo: il Liquidatore del CIC – rispondendo al consigliere G. Schiano – notificava che il bando “non prevedeva la commissione di gara” e che essa “non ha alcuna veste nell’aggiudicazione di esclusiva competenza del Liquidatore” salvo poi contraddirsi determinando che “le offerte vengono consegnate alla Commissione ai fini dell’ammissibilità, esame e valutazione”. Se cioè in un rigo della nota si precisa che la commissione non ha poteri, in quello successivo le si affida – in deroga al capitolato – la presidenza della gara e la formulazione di – non previste indicazioni.
Il secondo: il Liquidatore – la notte per la mattina – ha spostato l’apertura delle buste alla sede dell’Ente Parco – retrostante l’Ostrichina – per evitare il “pubblico”. Non solo quindi una “seduta segreta” – cosa illegale – ma addirittura in una sede diversa da quella della società appaltante.
ll terzo: all’Ostrichina la commissione – composta da tre membri, uno del CIC, uno dell’Ente Parco, uno del Comune – avrebbe dovuto darsi una presidenza. Ebbene l’incaricato del CIC ha rifiutato sprovvisto di istruzioni. Quello del Parco ha declinato non essendo l’estensore del bando. Quello del Comune, infine, non era presente.
Così tutto è stato rinviato e le buste rimesse in cassaforte mentre andava in scena l’ennesimo, mediocre spettacolo causato da chi gestisce il CIC come il proprio “giardino di famiglia”.
Una gestione sulla quale il Sindaco Josi Gerardo Della Ragione ed i suoi consiglieri non hanno niente da ridire.