Rinvenuti dalla Digos 7 fumogeni nella casa dell’assessore alla Cultura del Comune di Napoli Eleonora de Majo e del compagno, l’assessore municipale Egidio Giordano. Sono stati denunciati per detenzione di materiale esplodente.
Guai in vista per l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Eleonora de Majo, e il suo compagno Egidio Giordano, assessore ai Beni comuni e alle Politiche sociali della Terza Municipalità. Nella loro abitazione infatti la Digos, a seguito di una perquisizione, ha scoperto il detenzione di sette fumogeni. Gli elementi rinvenuti sono classificati come materiale esplodente. Per loro è scattata la denuncia.
Il controllo è scattato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli sulla manifestazione di interesse per la realizzazione della statua di Diego Armando Maradona da collocare nel piazzale dello stadio Maradona (ex San Paolo).
I pm Antonella Ardituro, Celeste Carrano, Luciano D’Angelo e Danilo De Simone conducono l’inchiesta. Le indagini avevano già portato ad una acquisizione degli atti in Comune ed è collegata a quella nata dopo gli scontri 23 ottobre scorso, quando la protesta pacifica dei ristoratori contro l’applicazione delle misure anti Covid, e in particolare del coprifuoco, si trasformò in una guerriglia urbana davanti a palazzo della Regione Campania.
Tra gli indagati anche Gennaro Grosso, esponente del gruppo ultras “Masseria“. Grosso sarebbe entrato nella commissione dopo aver esercitato delle pressioni; circostanza tuttavia categoricamente smentita dalla stessa de Majo. Stando alla sua versione sarebbe stata la stessa amministrazione a volere l’uomo nella commissione. Dopo aver appreso il suo essere indagato, con l’accuso di violenza privata, Grosso si è dimesso dalla commissione stessa.
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