Sono ancora molti i punti oscuri della rapina che venerdì sera ha visto la morte dei due pregiudicati Ciro Chirollo e Domenico Romano.
Rimane complicato il compito degli investigatori che indagano sulla rapina avvenuta a Marano negli scorsi giorni. Il ruolo più difficile da decifrare è sicuramente quello di Giuseppe Greco, il venticinquenne rapinato del suo Rolex. Greco ha, infatti, ritrattato la sua iniziale versione dei fatti, dove aveva ammesso di aver investito i suoi rapinatori. Nella nuova versione fornita agli inquirenti, l’imprenditore di vendite online afferma di essere stato, invece, derubato anche della sua auto e che sul luogo della rapina fossero presenti anche dei complici in un’utilitaria nera.
Le dinamiche della rapina
Sarà compito degli organi impegnati nella ricostruzione del delitto fornire la versione ufficiale di ciò che è accaduto lo scorso venerdì 26 marzo e a chiarire le cause della morte di Chirollo e Romano, in quanto non vi sono videocamere lungo il tratto di strada in cui la rapina è avvenuta. Per il momento, sono due le versioni che si fanno largo tra le varie ipotesi.
Per la prima parte della ricostruzione del delitto Procura e Greco costruiscono un quadro comune. Il venticinquenne è stato avvicinato dai due rapinatori, a bordo di un T-max, in via San Rocco mentre lui era a bordo della sua Smart for 4. Dopo essere stato derubato del suo Rolex, i rapinatori si sarebbero poi allontanati a bordo del loro mezzo.
La seconda parte della ricostruzione mostra, però, delle discrepanze.
Secondo la vittima della rapina, infatti, qualcuno avrebbe rubato anche la sua auto, ritrovata poi fuori strada a poca distanza da dove è avvenuto lo schianto fatale per i rapinatori. Greco si sarebbe poi diretto a piedi in Caserma per denunciare l’accaduto e avrebbe notato la presenza di un’utilitaria nera a bordo della quale, secondo lui, ci sarebbero stati dei complici della rapina.
Eppure gli investigatori forniscono una versione diversa. Secondo loro, infatti, dopo la rapina Greco stesso si sarebbe messo all’inseguimento di Chirollo e Romano e, una volta raggiunti, li avrebbe investiti con la sua auto, salvo poi abbandonarla sul posto e dirigersi in caserma a piedi.
Al momento Giuseppe Greco è accusato di duplice omicidio, sebbene sia a piede libero al momento. Molto cambierà con i risultati delle autopsie sui corpi dei due rapinatori.
Il precedenti dei rapinatori
Intanto gli inquirenti hanno ricostruito il passato criminale delle due vittime. Ciro Chirollo è il figlio di un ex esponente del clan Verde di Sant’Antimo, ucciso poi nel 2009. Domenico Romano aveva, invece, precedenti per rapina e aveva già subito un arresto nel 2010.
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