Eroici guerrieri di un’altra epoca, i gladiatori tornano oggi ad animare la nostra fantasia e le nostre curiosità. Si apre, infatti, questa settimana la mostra sui “Gladiatori”, uno dei grandi eventi della programmazione 2021 del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che sarà visitabile fino al 6 gennaio 2022.
Un’inaugurazione virtuale
Inaugurata la mattina del 31 marzo, in forma virtuale attraverso una diretta Facebook, la mostra dei “Gladiatori”, con oltre 160 reperti da diversi musei, sarà fruibile dal vivo non appena le disposizioni governative lo consentiranno ma, nel frattempo, sarà raccontata sui canali social del museo, in attesa della riapertura al pubblico.
Il percorso della mostra, che parte dal seicentesco Salone della Meridiana del Museo, rivela una visione a tutto tondo del mondo dei gladiatori. È un lungo viaggio che ci trasporta in un glorioso passato, attraverso combattimenti, riti e tecniche di lotta, passando per i grandi anfiteatri, luoghi di spettacolo e lotte sanguinose, divenuti aspetti quotidiani della vita dei Romani. Questa usanza deriva, molto probabilmente, dai giochi rituali che si tenevano in Grecia in onore dei grandi personaggi dopo la loro morte, intorno alla tomba o davanti alla pira ancora fumante.
Le sei sezioni
Fiore all’occhiello della mostra, gli oltre 160 reperti, esposti nel Salone della Meridiana, formano un percorso articolato in 6 sezioni: “Dal funerale degli eroi al duello per i defunti”; “Le armi dei Gladiatori”; “Dalla caccia mitica alle venationes”; “Vita da Gladiatori”; “Gli Anfiteatri della Campania”; “I Gladiatori ‘da per tutto’ ”.
Uno degli aspetti più interessanti, su cui si ha la tendenza a soffermarsi meno, è la dimensione umana di questi mitici guerrieri del passato. La sezione “Vita da Gladiatori” ci permette di scorgerne l’umanità e la quotidianità, celate dietro gli elmi di ferro battuto. Oltre questi e oltre i duelli, vi erano uomini in carne ed ossa, che necessitavano di cure per i traumi e le ferite, riportate in seguito ai combattimenti, come testimoniato da strumenti chirurgici e intere cassette mediche, gli stessi uomini che, nonostante la paura e il dolore, mantenevano un atteggiamento fiero verso la morte, come raccontato da iscrizioni e rilievi funerari.
“La mostra ha l’ambizione di raccontare non solo il mito, ma anche la dimensione umana del gladiatore: non ne nasconde gli elementi più duri, ma li inserisce in una cornice più ampia, rivelando gli uomini sotto gli elmi e il contesto storico in cui vivevano. Da un certo punto di vista, è l’ esposizione più sofferta e simbolica che abbiamo realizzato al MANN: come gli antichi gladiatori, oggi ci sentiamo tutti un po’ feriti e sofferenti. Ma, prendendo spunto dal loro coraggio e dalla loro tenacia, siamo pronti a rialzarci” spiega Paolo Giulierini, direttore del MANN.
Tra i 160 pezzi esposti è possibile ammirare oltre 50 tra le più celebri armi romane del mondo, accompagnate da prestiti importanti, tra i quali spicca, per bellezza e raffinatezza, il Mosaico di Augusta Raurica, un antico pavimento decorato, che fu rinvenuto in un sito romano in Svizzera e che, per la prima volta dopo il restauro integrale, viene momentaneamente trasferito al MANN. Sono esposti anche tre scheletri provenienti da York, dove è stata rinvenuta una vasta necropoli dedicata esclusivamente ai gladiatori: un ulteriore segno della diffusione del fenomeno.
Un percorso “off” tra tecnologia e didattica
In un contesto così particolare, dettato dall’emergenza Covid-19, anche la tecnologia fa la sua parte: alle sei sezioni già citate, ne verrà aggiunta una settima più tecnologica dal titolo “Gladiatorimania”. Verrà collocata nel Braccio Nuovo del Museo e costituirà un valido strumento didattico e divulgativo per permettere una maggior accessibilità ai diversi temi della mostra.
Si tratta di un percorso “off” che, integrando anche nuove tecnologie, consente un racconto più interattivo. Introdotti da un ingresso che ripropone le suggestioni dell’accesso in un Anfiteatro, si ha la possibilità di seguire, in due livelli, un racconto incentrato su diversi temi: l’addestramento; la dieta dei Gladiatori ed il cibo del pubblico; il combattimento; le armature, i luoghi dei giochi e le venationes; i conforts in anfiteatro; la cura del corpo in anfiteatro: tra profumi e ferite; la fortuna dei Gladiatori; Gladiatori in gioco.
La sezione “La fortuna dei gladiatori” risulta essere la più cinematografica del percorso: in esposizione, si possono vedere il coprispalla usato da Russel Crowe nel film ‘Il gladiatore’, un diorama sui Gladiatori/Ufo Robot ed un filmato più didattico sulla fortuna iconografica dei Gladiatori.
Una collaborazione interistituzionale
“Gladiatori” è un vasto progetto che nasce dalla collaborazione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli con l’Antikemuseum di Basilea e il Parco Archeologico del Colosseo. La prima tappa dell’allestimento si è tenuta all’Antikenmuseum di Basilea, per poi spostarsi al MANN. In occasione di “Gladiatori” verrà anche riattivata, alla riapertura del museo di Napoli, la Slide Door che collegherà in tempo reale il Museo Archeologico Nazionale di Napoli con il Parco Archeologico del Colosseo, unito al MANN da un protocollo d’intesa per valorizzare la comune programmazione culturale.
Il progetto ha anche portato ad una ulteriore collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei per la realizzazione di percorsi di esposizione sui legami tra l’antica città vesuviana e gli Egizi, i Greci, gli Etruschi e Roma: quest’ultima tappa è rappresentata da Pompei 79 d.C. , per la cui programmazione il MANN ha prestato importanti reperti.
La mostra è stata promossa con il sostegno della Regione Campania.
“È assolutamente possibile controllare gli ingressi nei musei – sottolinea il governatore della Regione, Vincenzo De Luca – senza ricadute sul piano dell’epidemia. Ci auguriamo che anche l’evento di oggi sia un primo segnale di ritorno alla vita. Vorremmo trasmettere all’Italia un messaggio di speranza”.