di Raffaele Tarantino – L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) lo conferma: il vaccino AstraZeneca – altresì conosciuto con il nome di Vaxzevria – è sicuro e l’insorgere di successive complicazioni come le trombosi è una possibilità ammissibile ma piuttosto rara. La stessa casa farmaceutica che da mesi si sta occupando di farci trovare una luce in fondo a questo tunnel chiamato Covid-19, ha rassicurato attraverso una nota informativa concordata con le Autorità Regolatorie Europee e l’AIFA riguardo l’efficacia del vaccino, approvato per essere destinato ai cittadini e alle cittadine che hanno superato la maggiore età.
Nel documento, tra gli elementi chiave, si legge che ‘’Una relazione causale tra la vaccinazione con Vaxzevria e l’insorgenza di trombosi in combinazione con trombocitopenia è considerata plausibile, anche se tali reazioni avverse sono molto rare, hanno superato quanto atteso nella popolazione generale’’.
Non sono stati identificati neanche fattori di rischio specifici, sebbene sia emerso come i sopracitati casi di trombosi fossero comuni ‘’in donne di età inferiore ai 60 anni entro i quattordici giorni successivi alla vaccinazione”. Ad ogni modo, il fatto che nessuna di queste sporadiche reazioni si sia verificata dopo la somministrazione della seconda dose, fa ben sperare, anche se non si sono ancora raccolti abbastanza dati per poter trarre una conclusione definitiva sulla faccenda.