Botta e risposta tra De Luca Jr e Brunetta in merito al concorso Ripam in Campania sull’eventuale aggiunta di una prova scritta.
Il vice capogruppo del Pd alla Camera, Piero De Luca, figlio del governatore della Campania fa sapere di aver scritto al ministro Brunetta in merito al concorso Ripam e all’eventuale aggiunta di un’ulteriore prova scritta ma non sono mancati botta e risposta sorprendenti tra i due. Brunetta ha sottolineato, infatti, di aver stabilito con il padre del deputato dem, Vincenzo De luca, la soluzione per sbloccare il concorso.
De Luca Jr ha dichiarato:
«Ho appena inviato una lettera al ministro Brunetta, facendo seguito all’interrogazione parlamentare presentata nei giorni scorsi, per sollecitare la massima attenzione sul Corso-Concorso Unico territoriale (Concorso Ripam) della Regione Campania».
E poi aggiunge:
«La previsione di un’altra prova scritta, come reso noto da un recente comunicato del ministero per la Pubblica Amministrazione rallenterebbe ingiustificatamente l’iter concorsuale e sarebbe quindi contraddittoria rispetto alle finalità di accelerazione delle procedure, ipotizzate dal Dl 44/2012. I candidati hanno già svolto ben due prove scritte e stanno portando a termine, in questi giorni, il periodo di formazione presso gli Enti locali della Campania. Pertanto, in linea con le indicazioni nazionali volte a semplificare le procedure di reclutamento del personale, sarebbe auspicabile che i candidati svolgessero, al massimo, solo un’ultima prova orale, semmai per esporre il progetto di tirocinio effettuato, prima di poter essere definitivamente assunti in servizio qualora selezionati. Mi auguro, vivamente, che il ministro ascolti questa richiesta. È in gioco il futuro di oltre 1800 giovani e di tante pubbliche amministrazioni del nostro territorio».
Il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha replicato così in una nota:
«La soluzione decisa venerdì scorso dalla Commissione Ripam per sbloccare il corso-concorso in Campania è stata salutata con soddisfazione da me e dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso di una telefonata prontamente comunicata alla stampa. Nessuna prova scritta è stata aggiunta a quanto previsto dal bando, ma è stata anzi cancellata la prova orale per consentire le assunzioni entro l’estate. Aspetto dunque un necessario chiarimento da parte del presidente De Luca a proposito delle dichiarazioni infondate uscite nelle ultime ore».
Il M5s interviene del dibattito con una nota del deputato Luigi Iovino:
«Quello che avrebbe dovuto essere un piano lavoro rivoluzionario per la Campania, si sta tramutando in un’autentica beffa. Sono oltre 1.800 i giovani, con curricula e competenze, che da un anno sono un riferimento negli Enti locali in cui effettuano i loro stage, ma che ora rischiano di vedere vanificato ogni sforzo. La procedura che avrebbe dovuto semplificare l’iter, targata Brunetta, prevede infatti una nuova prova scritta in aggiunta a quella già superata per accedere allo stage. Un nuovo assurdo ostacolo per chi avrebbe dovuto concludere l’iter di formazione con una naturale stabilizzazione».
Iovino conclude dicendo:
«Che per Brunetta questo non sia un Paese per i giovani era chiaro dall’introduzione del requisito dei titoli e delle esperienze professionali nel bando per l’assunzione di 2800 tecnici al Sud, tagliando fuori ragazzi meritevoli, ma che non hanno avuto risorse né tempo per conseguire master né per maturare esperienze lavorative. Auspico che siano ascoltate le parti sociali e che ci sia un ripensamento sia per il corso-concorso in Campania che per le paradossali procedure di assunzione nella Pubblica amministrazione».