L’Italia è sempre più vicina a nuovi allentamenti delle misure restrittive e si prevedono riaperture a maggio. Nella giornata di oggi, giovedì 15 aprile, le Regioni presenteranno un documento unico al governo Draghi: riaprire in sicurezza è l’obiettivo, ma anche velocemente e già dalle prossime settimane. La bozza prende il nome di “Proposte per la riapertura” e si articola in quattro macrocategorie: ristorazione; palestre; piscine; cinema e spettacoli dal vivo.
Tra le novità più importanti che le Regioni porranno all’attenzione del governo c’è la richiesta di riaprire i ristoranti anche a cena e l’eliminazione del coprifuoco notturno.
Il piano pandemico gestito dal nuovo Governo Draghi sembra essere finalmente giunto alla seconda fase, quella in cui si prevedono e si organizzano le prossime riaperture: anche se ancora non è stata stabilita e comunicata una data precisa, si potrebbe pensare a maggio come il mese dell’allentamento delle misure di contenimento della pandemia di Covid-19, ma molto dipende dall’andamento dei contagi e da quello della campagna vaccinale.
La proposta per riaprire i ristoranti
Sanificazione delle superfici, distanziamento, igienizzazioni: queste le regole per riaprire i ristoranti secondo le Regioni, con l’aggiunta dell’utilizzo degli spazi esterni dovunque sia possibile.
Secondo la bozza delle Regioni:
Le misure appena citate, se rispettate possono consentire lo svolgimento sia del servizio del pranzo, che della cena. Inoltre tali misure possono consentire il mantenimento del servizio anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio purché integrate con strategie di screening periodico del personale non vaccinato
La richiesta dunque è la riapertura dei ristoranti sia a pranzo che a cena anche nei territori ad alto rischio. E ancora si specifica: due metri di distanziamento all’interno e uno all’esterno.
Le regole per le riaperture di palestre e piscine
Anche per palestre e piscine la chiave per la riapertura non cambia: sanificazione degli attrezzi e degli ambienti, distanziamento di almeno due metri durante l’attività fisica, ricambio d’aria, spogliatoi con barriere e temperatura all’ingresso (deve essere inferiore ai 37,5 gradi).
Anche in questo caso le misure consentono l’apertura dell’attività anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio purché integrate con strategie di screening periodico del personale non vaccinato.
Ripartenza di cinema, teatri e spettacoli dal vivo
Per cinema, teatri e sale da concerto i punti chiave sono sempre gli stessi: distanziamento (almeno un metro da ogni lato), sanificazione dell’ambiente e igienizzazione delle mani. Niente mascherina quando ci si siede se la distanza è di almeno due metri. In ogni caso, viene specificato nel documento, le misure consentono la riapertura in qualsiasi scenario purché accompagnate da un attestato che indichi il risultato negativo ad un tampone entro 48 ore prima o la vaccinazione contro il Covid.
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