Il Consiglio dei ministri ha deliberato la proroga dello stato di emergenza per il Coronavirus fino al 31 luglio. La precedente scadenza era fissata al 30 aprile ed è stata prorogata dall’ultimo Consiglio dei ministri attraverso il nuovo decreto Covid. La durata dello stato d’emergenza non può superare i 12 mesi iniziali, ma è poi ulteriormente prorogabile di ulteriori 12 mesi a partire dalla prima scadenza. Raggiunta questa scadenza, resta la possibilità di rinnovare lo stato d’emergenza ma con un iter più complesso: non basta più una semplice delibera del Cdm, ma serve un passaggio parlamentare. Al momento sono in vigore alcuni stati di emergenza che vanno avanti da anni, come nel caso di quelli dichiarati per il terremoto del Centro Italia o per il sisma dell’Emilia.
Lo stato di emergenza viene dichiarato per permettere al governo e alla Protezione civile di avere poteri speciali e straordinari e di poter agire più celermente in caso di eventi critici. In questi casi governo e Protezione civile possono operare in deroga alle disposizioni vigenti e il governo può legiferare con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge, ma sempre rispettando i limiti costituzionali. Tra gli altri effetti della proroga dello stato d’emergenza c’è anche la possibilità per le aziende di ricorrere allo smart working in deroga a quanto previsto normalmente, ovvero senza la necessità di stipulare accordi individuali.