Sanità in Campania: “Necessario un potenziamento dei pronto soccorso territoriali”. I temi al centro del tavolo di lavoro tra Regione e “Federico II”.
Tra i temi al centro del tavolo di lavoro che si terrà domani, martedì 27 aprile, dalle 12 alle 15 in modalità telematica in collaborazione tra la Neurologia e il Centro per l’epilessia dell’Azienda ospedaliera universitaria “Federico II” di Napoli, la Rete regionale di Neurologia e medicina dell’emergenza coordinata dalla Centrale operativa del 118 e gli specialisti rianimatori, figura la necessità di potenziare i pronto soccorso locali:
“La necessità del potenziamento dei pronto soccorso territoriali, anche mediante l’attivazione del servizio nelle sedi universitarie, e la gestione delle diverse tipologie di emergenza in modo da garantire la migliore assistenza ai pazienti, esigenza ancora più evidente per i pazienti in crisi convulsiva per i quali sono spesso necessari interventi in emergenza”.
La collaborazione nasce al fine di:
“Rilanciare un approccio condiviso tra le varie strutture sanitarie al fine di gestire con la massima efficienza ed efficacia gli eventi acuti, inquadrandoli con tempestività ed avviando i pazienti al triage più corretto, su basi omogenee”.
All’incontro, organizzato dalla società di consulenza, management e progettazione sanitaria Saniprogest, prenderanno parte un team di esperti in Neurologia, Rianimazione, e Medicina dell’emergenza della Campania, e tra gli altri, i professori dell’Università degli studi di Napoli “Federico I”I Maria Triassi, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, Leonilda Bilo, responsabile del Centro dell’Epilessia dell’Azienda ospedaliera universitaria federiciana e centro di riferimento della Regione Campania, Mario Delfino, consigliere dell’Ordine dei Medici di Napoli e Giuseppe Galano, direttore del 118 della Campania.
Triassi ha spiegato che:
“La situazione che stiamo vivendo dimostra, in maniera drammatica, quanto sia indispensabile e irrimandabile l’attivazione di servizi di pronto soccorso presso le sedi universitarie”.