Recovery, de Magistris sulla stessa lunghezza d’onda di De Luca: sindaco e presidente condividono la linea sul Pnrr; ma è flop in consiglio comunale.
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, assume una posizione sul Recovery che converge con quella del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. A unire governatore e sindaco, lo scontento per la ripartizione dei fondi al Sud.
Ecco quanto dichiarato da Luigi de Magistris:
“Temo che la gran parte delle risorse vada alle grandi infrastrutture nazionali ma se il Governo vuole davvero rilanciare il Paese deve puntare sui progetti dei territori in cui, come nel nostro, c’è mobilità sostenibile, rigenerazione urbana, nuovi alloggi, nuovi treni delle metropolitana, impiantistica per i rifiuti. Se il Governo desse seguito a questo, allora potremmo dire che c’è un’operazione illuminata”.
Queste, poi, le parole del presidente della Campania:
“Il 40% delle risorse del Pnrr al Sud è una grande mistificazione perché dentro ci saranno 21 miliardi che hanno preso dal Fondo di Sviluppo e Coesione. Questa è una guerra con le realtà del nord, questo è un governo a trazione nordista, anche per la composizione e dobbiamo difenderci sul riparto delle risorse perché mi pare che facciamo il bis della spesa storica”.
Dal canto suo, il primo cittadino napoletano, nelle scorse settimane, ha presentato i propri progetti per un valore complessivo di 1 miliardo e mezzo di euro:
Ci aspettiamo che tutti i progetti siano accolti e finanziati. Al momento, da anticipazioni di giornali e politici, sappiamo che l’Albergo dei poveri è stato finanziato. Ma se fosse solo questo sarebbe un disastro, altro che riforma epocale”.
De Magistris ha poi sottolineato che:
“Al momento non sappiamo a chi e dove andranno questi 230 miliardi. L’auspicio è che vadano ai progetti dei territori e non solo in grandi opere pubbliche inutili o che vedremo tra 30 anni e speriamo che non ci sia discriminazione tra Nord e Sud perché se così fosse sarebbe un’ulteriore occasione persa”.
Intanto ieri il sindaco ha dovuto nuovamente fare i conti con la mancanza del numero legale in consiglio comunale. Da registrare che in polemica con la maggioranza, il presidente della Commissione Mobilità, Nino Simeone, si è autosospeso; l’aula avrebbe dovuto anche eleggere il vicepresidente.
