Emessa una nuova circolare sui vaccini dal Ministero della Salute: si allungano i tempi di somministrazione di Pfizer e Moderna. Chiarimenti anche su Astrazeneca.
Il Ministero della Salute emana una nuova circolare sull’estensione dell’intervallo tra le dosi di vaccini anti-Covid a mRNA e sulla seconda dose del vaccino Vaxzeria di AstraZeneca. Il Comitato Tecnico Scientifico ha rimarcato, infatti, che rimane una quota significativa di soggetti non vaccinati.
Queste persone per questioni anagrafiche e/o per patologie, sono a elevato rischio di sviluppare forme di Covid gravi o fatali. Proprio per questo, nella circolare si legge che:
“Sulla scorta di questa considerazione, pur a fronte di studi registrativi che indicano come l’intervallo tra la prima e la seconda dose dei vaccini a RNA (PfizerBioNtech e Moderna) sia di 21 e 28 giorni rispettivamente, è raccomandabile un prolungamento nella somministrazione della seconda dose nella sesta settimana dalla prima dose”.
La somministrazione della seconda dose entro i 42 giorni dalla prima, quindi, non inficia l’efficacia della risposta immunitaria, inoltre la prima somministrazione di entrambi i vaccini conferisce già efficace protezione rispetto allo sviluppo di patologia Covid grave in un’elevata percentuale di casi (maggiore dell’80%).
E ancora:
“Si ritiene opportuno dare priorità a strategie di sanità pubblica che consentano di coprire dal rischio il maggior numero possibile di soggetti nel minor tempo possibile”.
Per quanto riguarda i soggetti che hanno ricevuto la prima dose del vaccino di AstraZeneca senza sviluppare problemi:
“Non presentano controindicazione per una seconda somministrazione del medesimo tipo di vaccino”.
Il Cts precisa che questa posizione potrà essere eventualmente rivista qualora dovessero emergere evidenze diverse nelle settimane prossime venture, derivanti in particolare dall’analisi del profilo di sicurezza del vaccino nei soggetti che nel Regno Unito hanno ricevuto la seconda dose.