Minacce ed estorsione di denaro di danni di un imprenditore di Cellole. I due uomini coinvolti si identificavano come rappresentati della famiglia Zagaria di Casapesenna e della ‘ndrangheta.
I militari dell’Arma hanno acquisito, anche mediante intercettazioni telefoniche, ambientali e videoriprese, gravi indizi di colpevolezza ai danni di due uomini. La questione riguarda un tentativo di estorsione, aggravato dal metodo mafioso, commesso ai danni di un imprenditore di Cellole.
Dalle indagini è quindi emerso che Del Villano Luigi e Sicilia Giovanni minacciavano di morte l’imprenditore, anche brandendo armi da fuoco. L’estorsione era finalizzata al pagamento di una ingente somma di denaro quale saldo dei lavori edili effettuati da una ditta della provincia di Caserta, presso un capannone industriale della vittima, destinato allo stoccaggio di rifiuti.
I due uomini inoltre pretendevano dall’imprenditore anche il versamento di una maggiorazione pari al 5% dell’importo dei citati lavori. Hanno anche persuaso l’uomo a desistere dalla compravendita di una società operante nel settore di raccolta e trasporto di rifiuti speciali nella provincia di Frosinone.
I due criminali si sono presentati all’uomo come rappresentanti della famiglia Zagaria di Casapesenna e della ‘ndrangheta.
E cosi nella Mattinata di oggi, in Casapesenna e Petilia Policastro, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Sessa Aurunca, hanno dato esecuzione al provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal G.l.P. presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti dei due mafiosi.
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