venerdì, Novembre 22, 2024
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Tra ambiente e digitale: Premio Penisola Sorrentina presenta Gran Tour

Con già 22 edizioni all’attivo e il coinvolgimento di 6 regioni – Campania, Basilicata, Puglia, Lombardia, Liguria, Lazio – il Premio “Penisola Sorrentina” presenta Gran Tour, l’Ecosistema digitale del paesaggio e della fotografia.

Le origini

Fondato nel 1996 dal poeta Arturo Esposito come concorso letterario-poetico, il premio viene organizzato e diretto da Mario Esposito e presenta diverse sezioni. Molti sono i meriti conseguiti da tale evento. Dal 2013 è stato inserito nel cartello regionale degli Eventi di risonanza nazionale ed internazionale, ad opera dell’Assessorato al Turismo della Regione Campania, e per l’alto valore istituzionale raggiunto è sostenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Inoltre, il Premio vanta, nelle sue passate edizioni, l’intervento di nomi illustri della cultura e dello spettacolo, tra i quali Pippo Baudo, Francesco Cossiga, Iva Zanicchi e molti altri.

Ambiente e digitale

Il Premio “Penisola Sorrentina” presenterà, alla BIT di Milano digital edition, l’Ecosistema digitale del paesaggio e della fotografia, progetto realizzato da Francesca Esposito con la direzione artistica di Buonalbergo Peppe Leone. L’evento sarà in corso fino al 14 maggio attraverso il portale del sito Gran Tour. Ispiratosi alla “Carta di Sorrento”, manifesto del Premio rivolto alla valorizzazione ambientale, turistica e culturale d’Italia, il portale promuove, a sua volta, la valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali attraverso l’audiovisivo, la fotografia e i nuovi linguaggi digitali.

“La scelta della fotografia ricade nella volontà condivisa con il presidente del Premio, Mario Esposito, di tirar fuori quella bellezza nascosta del Sud che solo la luce dell’arte ha il potere di scoprire”

spiega il direttore artistico.

Ancora una volta, il digitale si presta alla diffusione della cultura e alla conoscenza di un patrimonio artistico e culturale, quello campano, ancora troppo poco conosciuto e apprezzato dai suoi cittadini. Questione per la quale non è detto non possa esservi posto rimedio, dati gli strumenti digitali e tecnologici di cui siamo in possesso.

“La regione Campania, anche grazie al progetto Ecosistema digitale della cultura, raggiunge nuovi contesti, ambienti culturali, operatori turistici, ma anche studenti, ricercatori, cittadini, che hanno l’opportunità attraverso viaggi virtuali e digitalizzazione dei beni materiali ed immateriali di conoscere la Campania con la sua grande offerta culturale”

afferma, a tal proposito, Rosanna Romano, direttrice generale per le Politiche Culturali ed il Turismo della Regione Campania.

Fotografie che tessono una storia

La mostra virtuale presenta opere e scatti del fotografo ragusano Giuseppe Leone che, per la prima volta, rivolge l’obiettivo della sua fotocamera sulle bellezze del territorio campano, partendo dalla Penisola Sorrentina, dove l’artista ragusano ha soggiornato.

“Nessuna città è sola se vi è un custode che vigila sulla sua bellezza”, dichiara l’Assessore regionale al turismo Felice Casucci.

L’artista ragusano Giuseppe Leone

Negli scatti di Giuseppe Leone, protagonisti sono alcuni dei luoghi più conosciuti e visitati della Campania, nonché simboli di cultura. Tra questi: il Museo Correale di Terranova, quartiere generale delle Residenze artistiche del Premio; il ninfeo di Villa Fondi nella vicina Piano di Sorrento; il Chiostro di San Francesco, il borgo dei pescatori di Marina Grande (celebre location della pellicola “ Pane, Amore e…” con Sofia Loren e Vittorio De Sica). I luoghi catturati da Leone sono resi ancor più suggestivi dai meravigliosi scatti in bianco e nero. Attraverso le sue opere, il fotografo siciliano sembra tessere un racconto che racchiude in sé tutto il fascino di un territorio ricco di storia e di storie.

Alcuni scatti di Sorrento in bianco e nero

L’esposizione è inoltre preceduta da un racconto introduttivo, con contenuti anche in inglese, articolati secondo tre percorsi: naturale, antropologico, dei beni culturali.

 

Maria Rita Balletta
Maria Rita Balletta
Studentessa di Giornalismo ed Editoria presso l'Università di Roma Tre. Appassionata di Cultura, Ambiente e Sport.
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