L’università “Parthenope” ha ricevuto l’HR Excellence Research dalla Commissione Europea, per la gestione delle risorse umane nella ricerca.
Dallo scorso 4 maggio 2021 anche l’università “Parthenope” di Napoli è annoverata tra gli istituti con il sigillo d’eccellenza HR Excellence Research. Primo in Campania, l’ateneo napoletano entra a far parte del gruppo dei 18 enti italiani ad essere stati finora insigniti di questo importante riconoscimento dal Directorate-General for Research & Innovation della Commissione Europea. Il numero degli atenei nel mondo ad aver ricevuto il sigillo d’eccellenza per la gestione delle risorse umane nella settore ricerca sale così a 599. Sul sito EURAXESS è possibile consultare la lista ufficiale.
L’aver conseguito il sigillo HR Excellence in Research è motivo di orgoglio e permette all’ateneo napoletano di accrescere la propria reputazione internazionale e il proprio valore strategico. Il logo HR Excellence in Research (in foto) ha un significato molto importante. Questo riconoscimento, infatti, evidenzia in primo luogo l’impegno dell’università “Parthenope” nel rendere il processo di reclutamento dei ricercatori equo e trasparente. In aggiunta, l’ateneo può, così, integrarsi sempre di più nello Spazio Europeo della Ricerca (ERA).
Tra le conseguenze auspicate, non solo l’aumento dell’attrattività dell’ateneo a livello nazionale e internazionale, ma anche la promozione del ruolo chiave svolto dai ricercatori nel campo dello sviluppo sociale, culturale ed economico, a livello nazionale e internazionale.
Che cos’è l’HRS4R?
Per ottenere questa certificazione europea, le istituzioni che ne fanno richiesta devono soddisfare diversi requisiti, allineandosi alle politiche e ai principi enunciati nella “Carta Europea dei Ricercatori” e “Codice di condotta per l’assunzione dei ricercatori”.
Human Resources Strategy for Researchers (Strategia delle Risorse umane per i Ricercatori) è stato concepito come uno strumento di assistenza e supporto nell’implementazione della Carta e del Codice, nella prospettiva di contribuire alla creazione di un mercato del lavoro europeo aperto e sostenibile, in grado di attrarre i ricercatori. Si tratta di un riconoscimento al quale possono aspirare tutti gli enti che si impegnano nel mettere in pratica i principi sanciti dalla Carta e dal Codice, e che hanno come scopo il continuo miglioramento nella gestione delle risorse umane nel settore della ricerca.
In un comunicato pubblicato sul sito d’ateneo, l’università ha evidenziato il proprio impegno a voler attrarre il meglio, a livello economico e lavorativo.
«L’Ateneo persegue l’obiettivo di essere parte integrante dello Spazio Europeo della Ricerca (ERA), generando così un effetto attrattivo per gli investimenti privati e per i migliori cervelli europei e internazionali, invertendo la tendenza negativa degli ultimi decenni.»
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