L’inchiesta aperta dalla Procura di Napoli sulla gestione delle ecoballe e della raccolta differenziata in Campania vede adesso tra i suoi indagati anche il Presidente De Luca, il vicepresidente Fulvio Bonavitacola, Raffaele Del Giudice – assessore all’Ambiente del comune di Napoli – e diversi funzionari delle aziende ASIA (Azienda Speciale per l’Igiene Ambientale) e SAPNA (Società Ambientale Provincia di Napoli).
Le accuse mosse sono omissione di atti di ufficio in relazione al mancato smaltimento delle ecoballe e omissione di atti di ufficio in relazione al mancato commissariamento degli enti inadempienti agli standard imposti dall’Unione Europea.
Le ecoballe – ossia grosse balle di rifiuti solidi urbani pressati, destinati a essere convertiti in combustile grazie a dei termovalorizzatori – con il passare degli anni sono diventate sempre più pericolose per l’ambiente e la salute, giacché lasciate marcire all’aperto in maniera incustodita.
Con la proroga delle indagini, sale a 26 il numero delle persone potenzialmente coinvolte in questa faccenda.