Vincenzo De Luca, nella sua diretta settimanale, ha fatto il punto della situazione sull’emergenza Covid. Questo venerdì è però all’insegna delle buone notizie: l’Italia inizia a respirare dopo una campagna di vaccinazione che è andata avanti, con alti e bassi, ogni giorno.
“Se oggi respiriamo è merito dei vaccini e del governo per la prudenza con la quale ha seguito la vicenda Covid” afferma il presidente della Regione Campania annunciando che le persone immunizzate con doppia dose ad oggi sono un quinto della popolazione.
Bisogna però mantenere ancora un po’ di prudenza, motivo per cui la regione Campania sicuramente deciderà di estendere l’obbligo di mascherine all’aperto fino al mese di Luglo.
De Luca ricorda che un grande lavoro ancora ci attende, anche per le scuole a settembre e ottobre, e mette in guardia dal pericolo varianti, annunciando maggiori controlli per chi rientra da paesi a rischio.
“Il sistema sanitario della Campania è eccellente, facciamo 60 mila vaccini al giorno – dice De Luca – può esserci qualche ritardo o coda. Ma noi abbiamo anticipato la linea politica parlando di fase due, su quello che bisognava fare per il comparto turismo e degli alberghi. Gli altri erano insipienti e non capivano che entro maggio occorreva immunizzare le località turistiche per salvare la stagione turistica”.
Da fine maggio in Campania sarà possibile celebrare i matrimoni sulla base di un protocollo di sicurezza, ricorda il governatore, e rivendica il primato dell’Eav:
“prima azienda pubblica di trasporto con i dipendenti tutti vaccinati. E siamo anche i primi ad aver dato la tessera di avvenuta vaccinazione ai nostri concittadini, mentre altrove se ne parla solo ancora”.
De Luca ricorda l’appuntamento questo fine settimana con la Notte bianca a Napoli nel centro di vaccinazione della mostra d’oltremare e nel bellissimo centro a Capodichino
Per il governatore i risultati sono arrivati:
“nonostante 20 mila dipendenti della sanità campana, a differenza di Emilia e Veneto che ne hanno più di noi in proporzione. Un lavoro enorme. E fino alla settimana scorsa 230 mila vaccini in meno. Abbiamo recuperto 50 mila, ma siamo 150 mila dosi di vaccino in meno”.
“A gennaio e febbraio abbiamo accettato che le dosi andassero alle regioni d’Italia con popolazione più anziana – rivendica De Luca – la Campania ha la popolazione più giovane, e ora che per gli anziani la vaccinazione è completata e si parla della fascia 40-60 anni, abbiamo chiesto al commissario di dare più vaccini a noi perché abbiamo la popolazione più giovane. E’ giusto così, ora… Nella fascia 16-40 anni la Campania ha il 30 per cento della popolazione, mentre la Lombardia, il Veneto, il Lazio, la Liguria ne hanno di meno in percentuale. Quindi queste regioni dovrebbero ricevere meno dosi in proporzione della Campania. Questo chiediamo a Roma”.
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