di Alessandro Golino – Dall’alba, ad Acerra (Napoli) e in diverse località, anche al di fuori della Campania, circa 150 Carabinieri del comando provinciale di Napoli, supportati dai comandi dell’Arma territorialmente competenti, stanno dando esecuzione ad una misura cautelare personale emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di numerose persone gravemente indiziati, a vario titolo, di favoreggiamento personale aggravato dal metodo e dalle finalità mafiose, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi comuni e da guerra. In totale sono 17 i coinvolti (di cui 14 destinatari di misura in carcere, 1 di arresti domiciliari e 2 di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria).
L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna sotto la direzione della D.D.A. di Napoli, era stata originariamente avviata a seguito della latitanza di Salvatore Calabria, esponente apicale del clan camorristico “De Sena” operante ad Acerra, che, resosi irreperibile all’indomani della condanna all’ergastolo e dell’emissione nei suoi confronti della misura cautelare della custodia in carcere in relazione all’omicidio di Giovanni Sodano, soprannominato “o ciucciaro”, vittima di un agguato camorristico avvenuto ad Acerra l’1 dicembre 1996 (già esponente di vertice del contrapposto clan “Mariniello” di Acerra), venne infine arrestato nel marzo del 2015; era stato infatti individuato a Roma, mentre si trovava seduto ad un tavolino di un bar, in possesso di una carta d’identità e di una tessera sanitaria contraffatte nonché di 4 telefoni cellulari e altrettante schede sim fittiziamente intestate ad altre persone.