Lo scorso anno, il 14 giugno, scoppiò nel carcere di Santa Maria Capua Vetere una violenta rivolta contro il personale penitenziario, in reazione ai pestaggi subiti nel corso dei giorni precedenti. Dei 57 gli agenti indagati dalla Procura ne sono stati sospesi 52. Il filmato che ha incriminato gli agenti può essere visto qui.
“E’ come se avessimo contratto una malattia grave – spiega un agente – ci sentiamo smarriti, sofferenti, senza sapere cosa ci può capitare. Durante la perquisizione del 6 aprile 2020 – continua l’agente – ci sono state sicuramente delle esagerazioni, ma il tutto va letto nel contesto di un periodo in cui c’erano rivolte in tutte le carceri italiane, penso a Foggia; e proprio a Santa Maria Capua Vetere furono trasferiti i detenuti protagonisti di quelle rivolte. Ci siamo trovati a fronteggiare una situazione esplosiva, con detenuti molto aggressivi che volevano prendere il sopravvento. Ricordo che noi, rispetti ai detenuti, siamo in minoranza”.
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