Il governo valuta nuovi obblighi e disposizioni sul green pass in ambito scolastico-universitario. Nuove disposizioni anche in materia di viaggi a lunga percorrenza, per gli alberghi e il lavoro.
Credo sia ragionevole la discussione su come utilizzarlo nel mondo del lavoro.
Ad ogni modo la direzione del Governo andrò nella stessa direzione utilizzata dai protocolli Covid per la sicurezza sul lavoro, seguendo anche la linea del confronto tra le parti sociali.
Alberghi
I clienti degli alberghi che vogliono accedere ai ristoranti e ai bar al chiuso nelle strutture non dovranno utilizzare il green pass. Nel corso della discussione, secondo fonti presenti alla riunione, parte della maggioranza avrebbe voluto introdurre anche per gli alberghi l’obbligo ma alla fine si è deciso di mantenere invariata la norma attuale.
Esercenti
Gli esercenti di bar e ristoranti sono pronti al controllo dei clienti che consumeranno al tavolo all’interno dei locali ma non ad una eventuale verifica dei documenti di identità. La Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) in una nota sottolinea che:
L’ipotesi di dover controllare anche i documenti di identità viene vissuta con profondo disagio perché rappresenta un atto di sfiducia nei riguardi dei clienti […] La responsabilità dell’uso improprio del green pass – spiega Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe-Confcommercio – non può ricadere sulle imprese.
Quarantena per i positivi vaccinati
La quarantena per i positivi vaccinati sarà ridotta a 7 giorni con tampone alla fine del periodo, come ha riportato il ministro Speranza. Per i non vaccinati, invece, la durata resta di 10 giorni.
Tamponi e campagna per i più giovani
Intanto si prevedono tamponi calmierati per gli studenti delle scuole secondarie. L’ipotesi dei tamponi gratuiti è stata invece scartata perché potrebbe disincentivare i più giovani a immunizzarsi.
L’orientamento per i più giovani è quello di organizzare una campagna vaccinale straordinaria per la fascia di età 12-18 soprattutto dal punto di vista della comunicazione. L’ipotesi è di accelerare le vaccinazioni togliendo l’obbligo della prenotazione.