Chi sono i Talebani? In questi giorni in tanti se lo chiedono, per indagare ancora più a fondo sui protagonisti della tragedia afghana.
Ancor di più, però, ci si interroga sulle dinamiche di questa guerra che non ha mai smesso di esistere.
I Talebani sono un’ organizzazione politica e militare afghana, sviluppatisi per la difesa dell’Afghanistan nella guerra successiva al crollo dell’URSS. Dopo una sanguinosa guerra civile che li ha visti prevalere su tagiki e uzbeki, essi hanno governato su gran parte dal 1996 al 2001. I Talebani prima di essere guerriglieri sono narcotrafficanti: il 90 % dell’eroina mondiale è gestita da loro.
Infatti, la vicenda Afghanistan vede il suo principale finanziamento nell’eroina.
La guerra che oggi è al centro del dibattito mondiale è stata possibile perché c’era l’eroina a finanziarla. Un flusso continuo di soldi grazie alla coltivazione del papavero.
Oggi l’Afghanistan rimane il principale produttore mondiale d’oppio. Secondo i dati dell’Unodc (ufficio su Droga e Crimine delle Nazioni Unite), nonostante la pandemia lo scorso anno le coltivazioni di papaveri sono cresciute del 37 %, ma nonostante l’aumento sono state minori del record del 2017, quando le vendite hanno raggiunto circa gli 1,4 miliardi di dollari, pari al 7% del pil del Paese; secondo le stime dell’ufficio Onu, il valore dell’industria dell’oppio, considerato anche il resto della filiera, quell’anno è arrivato a 6,6 miliardi di dollari.
Roberto Saviano spiega sul corriere della Sera: “ Questo significa che i talebani, insieme ai narcos sudamericani, sono i narcotrafficanti più potenti del mondo. Negli ultimi dieci anni hanno iniziato ad avere un ruolo importantissimo anche per l’hashish — producono non solo il fumo afgano, ma anche il charas — e la marijuana. Per quanto possa sembrarvi pretestuosa questa affermazione, di Afghanistan sentirete sempre parlare eludendo le dinamiche principali del conflitto, ignorando le fonti prime che finanziano la guerra, e spesso quindi vi sarete trovati a farvi un’idea su questa terra lontana sull’eterno conflitto mancando dell’elemento centrale: l’oppio.”
I signori della droga, quindi, hanno imposto la coltivazione dell’oppio tra i confini interni dell’Afghanistan, un paese colpito dalla tossicodipendenza: oltre 2, 5 milioni di persone fa unno uso di droghe.
Una malattia che si è diffusa a causa della guerra e della disoccupazione che ha reso la droga indispensabile per la maggior parte delle persone. Una malattia che per le mafie e i terroristi è business.
Cosa scenari si apriranno ora? Chi saranno i prossimi nemici dei talebani?