Al via oggi la Mostra del Cinema di Venezia, arrivata alla sua 78esima edizione.
È il festival cinematografico che non ha conosciuto stop, grazie anche al periodo favorevole in cui cade, e oggi Venezia si prepara ad essere di nuovo il centro del mondo per tutti gli amanti del cinema. Con una giuria da Oscar, una selezione di film dove spiccano le opere italiane, ospiti , la Mostra del Cinema di Venezia anche quest’anno rinnova la promessa di 10 giornate (più gran finale l’11 settembre con tutte le premiazioni) da non dimenticare.
Giuria e madrina di Venezia 78
Compleanno indimenticabile quello di ieri per la madrina della Mostra di quest’anno. Serena Rossi ha festeggiato ieri, infatti, al Lido i suoi 36 anni, e lo ha fatto in un contesto magico perché è proprio lei la madrina di questa edizione del Festival. A lei, dopo il consueto bagno in laguna, spetterà la conduzione delle cerimonie di apertura e di chiusura della Mostra. L’attrice di Mina Settembre sarà, inoltre, presente a tutte le proiezioni dopo le consuete sfilate sul red carpet.
Insieme a Serena Rossi, grande compito viene affidato alle giurie che dovranno decidere i vincitori delle diverse categorie.
La giuria del concorso principale si fregia di ben due premi Oscar: il presidente Bong Joon Ho, regista del film “Parasite” e Chloé Zhao, vincitrice dell’ultima edizione degli Oscar con “Nomadland”. Insieme a loro, i registi Saverio Costanzo e Alexander Nanau, le attrici Virginie Efira e Cynthia Erivo e l’attrice e produttrice canadese Sarah Gadon.
Leone d’oro alla carriera a Roberto Benigni
Sin dai suoi esordi, avvenuti all’insegna di una ventata innovatrice e irrispettosa di regole e tradizioni, Roberto Benigni si è imposto nel panorama dello spettacolo italiano come una figura di riferimento, senza precedenti e senza eguali.
Si apre così la nota del direttore artistico del Festival Alberto Barbera che offre all’attore e regista toscano il riconoscimento del Leone d’oro alla carriera.
Pochi artisti hanno saputo come lui fondere la sua comicità esplosiva, spesso accompagnata da una satira dissacrante, a mirabili doti d’interprete, nonché di avvincente e raffinato esegeta letterario.
I film italiani in concorso a Venezia
Sono cinque le pellicole italiane in concorso solo nella categoria principale, ossia che concorrono per il Leone d’oro. E tra essi, due hanno a che fare con Napoli.
Si parte con il ritorno a Venezia del premio Oscar Paolo Sorrentino che porta in concorso la storia della sua vita – ma anche quella “di tutti”, a detta del regista stesso – con “È stata la mano di Dio”. Si tratta di un biopic inserito nel fervente ambiente culturale che la Napoli degli anni ’80 rappresentava, guidata dalla presenza dell’idolo di un intero popolo: Diego Armando Maradona.
Ritorna anche Mario Martone che porta sul grande schermo la storia della famiglia Scarpetta e del capostipite Eduardo, padre naturale di Eduardo, Peppino e Titina De Filippo, in “Qui rido io”. In particolare, il film si sofferma sulla diatriba, finita poi in tribunale, tra Scarpetta e il Vate Gabriele D’Annunzio, che accusava l’attore di aver plagiato la sua opera “Il figlio di Iorio”.
Tra gli altri italiani in concorso troviamo Damiano e Fabio D’Innocenzio che arrivano finalmente a Venezia con la loro terza fatica cinematografica “America Latina”, che segui i precedenti acclamatissimi “La terra dell’abbastanza” e “Favolacce”. Questa volta, il protagonista Elio Germano si cimenta per i due fratelli del cinema in una storia d’amore dai toni thriller ambientata a Latina.
Un ritorno molto atteso è anche quello di Gabriele Mainetti che, a 5 anni da “Lo chiamavano Jeeg Robot”, presenta in concorso “Freaks out!”. È il 1943 e, in una Roma occupata dai nazisti, un gruppo di fenomeni da circo è costretto a nascondersi per scappare alla deportazione nei campi di sterminio.
“Il buco” di Michelangelo Frammartino è un film particolarmente complicato. Nel boom economico anni Sessanta, mentre l’edificio più alto d’Europa viene costruito nel ricco Nord, un gruppo di giovani speleologi nel 1961 si dirige a Sud e verso il basso, facendo una straordinaria scoperta nell’altopiano calabrese. Il buco protagonista del film è, infatti, l’Abisso del Bifurto, una delle grotte più profonde del mondo, che si trova proprio in Calabria.
Gli altri film in concorso
Ma non ci sono, ovviamente, soltanto gli italiani nella categoria principale in concorso.
Il film di apertura della 78esima edizione della Mostra è, infatti, “Madres parallela” di Pedro Almodóvar, già Leone d’oro alla carriera lo scorso anno. Il film racconta la storia di due neo-mamme, un’adolescente e l’altra in età più matura, interpretata da Penelope Cruz, che condividono la stessa stanza d’ospedale. Sempre Cruz sarà la protagonista di “Competencia oficial”, altro film in concorso per la regia degli argentini Gastón Duprat e Mariano Cohn, una commedia che esplora il narcisismo delle personalità del mondo dello spettacolo.
Altro biopic molto atteso è “Spencer” di Pablo Larraín, dove Kirsten Stewart vestirà gli abiti della principessa Diana.
Anche la presenza di registe donne quest’anno si rafforza.
Al debutto dietro la macchina da presa c’è Maggie Gyllenhaal che presenta in concorso “The lost daughter”, tratto dal romanzo di Elena Ferrante “La figlia oscura”.
Grande attesa anche per “Power of the dog” di Jane Campion, regista tra gli altri di “Lezioni di piano”. Il film è un dramma in costume ambientato nel Montana degli anni ‘20 con Kirsten Dunst e Benedict Cumberbatch che si cimenterà nel ruolo – insolito – di un uomo violento.
Altra regista in concorso è Ana Lily Amirpour con “Mona Lisa and the blood moon”.
Non può di certo mancare una quota francese alla kermesse. In concorso quest’anno figurano anche registi come Stéphane Brizé con “Un autre monde”, Xavier Giannoli con “Illusions perdues” ed Audrey Diwan con “L’evenement”.
Partecipano in concorso anche Lorenzo Vigas con “La Caja” e Paul Schrader con “The card counter”.
I film fuori concorso
Ma Venezia è anche una grande vetrina e numerosi saranno i film presentati fuori concorso, e due di questi film hanno come protagonista proprio Napoli.
Alessandro Gassman presenterà il film “Il silenzio grande”, tratto dalla pièce teatrale di Maurizio De Giovanni, già autore di “Mina Settembre”, “Il commissario Ricciardi” e “I bastardi di Pizzofalcone”. Il film con Massimiliano Gallo, Margherita Buy e Marina Confalone è ambientato nella Napoli degli anni ’60 dove una famiglia va in crisi a causa della vendita di una casa.
Altro film fuori concorso è “Il bambino nascosto” di Roberto Andò con Silvio Orlando. Un maestro di pianoforte di Napoli si ritroverà a nascondere a casa sua Ciro, un ragazzino che abita nel suo stesso palazzo, in fuga dalla sua famiglia.
Ma tra i film più attesi figura sicuramente anche “Dune” di Denis Villeneuve con un cast stellare: dai giovanissimi Timothée Chalamet e Zendaya ai più navigati Oscar Isaac, Josh Brolin e Charlotte Rampling.
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