La Guardia di Finanza ha smascherato una vera e propria operazione di riciclaggio di denaro. Soldi della camorra impiegati in costruzioni edilizie tra Campania e Lazio.
Un duro colpo per il clan Mallardo, che perde un indotto di circa 17 milioni di Euro grazie alle operazioni della Guardia di Finanza. Gli agenti hanno confiscato 17 unità abitative, 11 terreni e quote ed immobili risalenti ad una società operativa nel settore immobiliare, tutti riconducibili a Michele Palumbo, affiliato del clan Mallardo.
Il clan Mallardo ha investito i propri proventi illeciti in attività immobiliari facenti capo al Palumbo e ad una sua società operante nel settore edile. Le operazioni avevano il sostegno del genero del Palumbo, Giuseppe D’Alterio, esponente di rilievo del clan. Proprio D’Alterio si interessava di affari edilizi, immobiliari e della distribuzione di caffè negli esercizi del giuglianese e del casertano per conto dei Mallardo.
Il presupposto per l’applicazione dell’odierna misura di prevenzione patrimoniale deriva dall’accertata appartenenza del Palumbo al clan Mallardo. Essa trova conferma nella marcata sproporzione tra le fonti di reddito lecite di cui il soggetto disponeva ufficialmente e il patrimonio di beni mobili e immobili di grande valore accumulato negli anni.
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