Gli spacciatori usavano il nome di calciatori famosi per coprire i loro traffici.
“È forte Cristiano Ronaldo“: bastava questa frase per ottenere 7 grammi di cocaina. I Carabinieri hanno scoperto il piano usato da alcuni spacciatori nel salernitano che associavano ai nomi e al numero di maglia di calciatori famosi gli “ordini” dei loro clienti. L’idea nasce da Pietro Paladino, ritenuto dagli inquirenti il capo di una banda di spacciatori del Vallo di Diano. Smantellato contemporaneamente anche un altro gruppo di spacciatori, separato dal primo ma che utilizzava la stessa metodologia, a Sala Consilina.
Il blitz di questa mattina ha portato a 19 arresti, 8 in carcere e 11 ai domiciliari, oltre a 6 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Altre 5 persone, inoltre, sono oggetto di un decreto di fermo. Le accuse sono di detenzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
“È forte Cristiano Ronaldo” e gli altri riferimenti
Lo stratagemma di utilizzare il numero di maglia di famosi calciatori per ordinare determinate quantità di droga veniva usato per evitare di utilizzare riferimenti espliciti nelle comunicazioni.
Le indagini dei Carabinieri hanno avuto inizio nell’estate del 2020 quando, grazie ad alcune intercettazioni. Nelle intercettazioni, Paladino stesso istruiva i suoi clienti sul metodo da utilizzare per ordinare droga:
Mandami… che ti voglio dire… Ronaldo sette. Dici Ronaldo, una cosa di queste…. dici è forte, Ronaldo!
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