Mercoledì 6 ottobre – Il vicolo della cultura del Rione Sanità si riaccende con il nuovo evento “A voce do vico 2.0”. L’ unione di cultura, musica e arte pronta ad accogliere la comunità.
Sfidare la camorra a suon cultura è possibile? Si, da oggi la via di Montesilvano è sinonimo di comunità ed è un ottimo rendezvous per tutti gli amanti della Street art, della musica e delle nuove tecnologie.
Il vicolo della cultura
Alla fine del 2019, l’associazione onlus Opportunity diede nuovamente vita ad un vicolo confiscato dalle mani della criminalità organizzata del Rione Sanità. Si tratta di una classica stradina del centro storico di Napoli, la quale si meritava una seconda possibilità. L’idea dell’associazione era creare una grande biblioteca en plein air con delle fantastiche opere di Street art come cornice. Inizialmente, Opportunity ha creato lungo la stradina delle piccole Edicole culturali dove poter leggere liberamente i libri donati all’associazione. Gli scaffali pieni di opere sono affiancati dalle creazioni degli Street artists Mario Schiano e Gianluca Raro. I soggetti dipinti sono le stelle della neapolitanità più pura come Sophia Loren, Massimo Troisi, Totó e tanti altri. Sono stati diversi i motori che hanno resto tutto ciò possibile, dai volontari all’aiuto di aziende come Toraldo. Sono intervenuti nel progetto, donando le loro opere, anche gli scrittori partenopei Maurizio De Giovanni e Lorenzo Marone.
À voce do vico 2.0
L’iniziativa di ONLUS Opportunity però non finisce nel 2019 ma continua ancora oggi con nuove idee e nuovi eventi. Il fondatore dell’ associazione Davide d’ Errico ed il presidente Pasquale Pennino hanno dato vita assieme al progetto del gruppo di Puteca Celidonia ad alcune novità. Proprio come nel maggio 2019, i ragazzi della compagnia teatrale di “Putèca Celidònia” ( dall’unione del napoletano bottega e del greco apothéke+ Celidonia) ripropongono la loro musica e la loro arte nelle vie del vicolo . Inoltre, i giovani dell’accademia del Teatro Stabile di Napoli offriranno, come ogni anno, corsi di teatro gratuiti all’interno dei beni confiscati alla camorra. Il loro desiderio di cambiamento e la loro determinazione si sfogano ancora una volta nelle note, le quali rimbombano dai classici balconcini caratteristici visti nei film.
Donare la cultura, musica e arte al quartiere è la strada per riportare la città più bella del mondo sotto la luce giusta. Vedere i turisti stupefatti dalla bellezza e dalle caratteristiche stradine dei bassi napoletani è una sensazione unica. Durante l’ultimo evento, tenutosi sabato 2 ottobre, sono stati aggiunti alle edicole dei codici QR. Alla loro inaugurazione sono state fornite delle cuffiette dove, scannerizzando il codice, si sono potute ascoltare delle frasi e dei detti caratteristici di Napoli. Sono stati scritti dal presidente di Puteca Celidonia Emanuele d’ Errico e registrati grazie alle voci di artisti e bambini. La loro installazione è stata possibile grazie all’architetto Jessica Abate, la quale ha avviato un lavoro di rinnovamento e riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità e affidati alla Onlus. Il percorso in cuffia lungo il Vicolo è stato in totale sicurezza grazie all’aiuto degli Scout di Napoli.