La Polizia di Stato di Milano, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Milano, dopo un intensa attività investigativa svolta nei confronti della banda di rapinatori di orologi di lusso, ha finalmente eseguito ieri a Napoli un’ordinanza di custodia cautelare. L’arresto è stato emesso dal GIP del Tribunale di Milano, Manuela Accurso Tagano, su richiesta del P.M. titolare delle indagini Sostituto Procuratore dott.ssa Elisa Calanducci, coordinata dal Procuratore Aggiunto dott.ssa Laura Pedio. Ad andare in carcere due uomini campani di 48 e 38 anni.
Smantellata la banda dei Rolex dalla polizia di Milano
I due erano l’incubo degli automobilisti che, fermati da un trucchetto banale, si ritrovavano senza orologio. I due utilizzavano la “tecnica dello specchietto” ovvero fingevano di essere stati danneggiati dall’automobilista di passaggio, precisamente fingevano che lo sfortunato avesse colpito lo specchietto della loro auto. Tutto questo per poter far scendere i malcapitati dalle automobili per sottrarre gli orologi. Le indagini, svolte per contrastare il fenomeno, hanno permesso agli investigatori della 5^ sezione Antirapine della Squadra Mobile milanese, con l’ausilio delle analisi condotte dalla Polizia Scientifica, di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine a tre distinti episodi tutti caratterizzati da questa tecnica.
La prima rapina risale al 14 settembre in Foro Bonaparte, di fronte al Castello Sforzesco a Milano. Il bottino era un Rolex Daytona con movimento Zenith del 1990 del valore compreso tra i 25.000 e 40.000 euro. Una seconda tentata rapina in via Edolo a Milano, i rapinatori avevano cercato di prendere un orologio “Patek Philippe” del valore di 40.000 euro. Il conducente, un imprenditore italiano, era però già stato scippato con la stessa tecnica una settimana prima. Ormai cotto dalla precedente esperienza si era sfilato il Rolex gettandolo sul tappetino dell’auto, vanificando la rapina. L’ultima in piazza della Repubblica, sempre ad un automobilista era stato sfilato l’orologio “Patek Philippe” del valore di circa 38.000 euro. La vittima però non voleva lasciare il suo prezioso oggetto e ha iniziato a inseguire il ladro che aveva perso il controllo dello scooter. Gli accertamenti iniziarono da questo episodio, le indagini hanno permesso di risalire agli altri indagati e al box in cui i due si incontravano e tenevano gli scooter utilizzati nelle rapine.