Il governo sta per approvare la Tampon Tax, che prevede l’attuazione della richiesta, più volte inoltrata, di ridurre dal 22% al 10% l’Iva sugli assorbenti. Inoltre diventerebbe strutturale il piano antiviolenza e sulla parità di genere, ivi compresa la premialità per la certificazione delle politiche di genere.
A darne conferma, nella tarda serata di ieri, il comunicato finale di Palazzo Chigi, al termine del Cdm che ha approvato il documento programmatico di Bilancio, dove appunto spicca, tra i provvedimenti, «il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile». Da tempo i movimenti femministi (ma non solo loro) chiedevano a gran voce la riduzione dell’imposta. Da metà luglio, ad esempio, Laura Sparavigna (consigliera comunale di Firenze), e Lucrezia Iurlaro (presidente dell’associazione Tocca a noi), stanno portando il Tampon Tax Tour dalla Sicilia al Trentino per spiegare appunto che gli assorbenti non sono beni di lusso, ma essenziali: le persone non possono scegliere se usarli o no, ma lo Stato può decidere se e quanto tassarli.