Nassiriya 2003, una data che nessun italiano dimentica
Quest oggi l’ Italia ricorda i suoi caduti durante gli attentati di Nassiriya del 2003. Nassiriya è una città a 360 km a sud- est di Baghdad, la capitale irachena. Purtroppo, questa posizione riporta il pensiero di ogni portatore della divisa e non alle stragi avvenute 18 anni fa durante l’operazione “Antica Babilonia”.
In quegli anni il paese mediorientale riversava in un clima particolarmente delicato, data l’invasione da parte degli USA e la conseguente destabilizzazione di Saddam Hussein. Durante questo periodo l’Italia ha partecipato a numerose missioni militari, le quali hanno portato al fatidico incidente del 12 novembre.
L’attentato avvenne alle porte della base MSU Italiana “Maestrale”. Per le ore 10.40 un camion cisterna imbottito di esplosivo scoppiò dinanzi alla base dei Carabinieri, provocando la morte di 19 italiani e 9 iracheni. Venne danneggiata dall’esplosivo anche la base non molto distante “Libeccio”. I caduti delle forze armate italiane appartenevano all’Arma dei Carabinieri Territoriale, al 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”, al 7° Reggimento Carabinieri “Trentino-Alto Adige”, al Reggimento Lagunari “Serenissima”. Vi furono vittime anche appartenenti alla storica Folgore e alla Brigata Sassari. Secondo le consulenze dei gip militari, il sospettato principale dell’attentato era il rappresentante di Al-Quaeda Abu Mus’ ab Al-Zarqawi. Il mandante era appoggiato dagli estremisti sunniti della regione.
Importanti le parole del Presidente Mattarella e di tutta la politica , i quali hanno ricordato ed onorato i caduti per il tricolore .
“Nelle operazioni di ristabilimento della pace e per la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo, la Repubblica Italiana continua a rappresentare un esempio, grazie alla vicinanza e alla capacita’ di dialogo con le popolazioni locali”. Sergio Mattarella verso il ministro della Difesa Lorenzo Guerini .