La Settimana scorsa il Senato ha dato l’ok all’obbligatorietà del green pass a lavoro. Oggi i 300 voti favorevoli alla Camera hanno reso legge il decreto che prevede l’obbligo del certificato verde per la sicurezza sul luogo di lavoro. Tante le critiche e pochi i cambiamenti.
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Con il sì della Camera il passaggio dell’obbligatorietà del certificato verde da decreto legge a legge è compiuto. Nella prima parte del provvedimento si legge: “il personale nel caso in cui comunichi di non essere in possesso della certificazione verde Covid 19 o qualora risulti privo della predetta certificazione al momento dell’accesso al luogo di lavoro, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro, è considerato assente ingiustificato. L’assenza sarà ingiustificata fino alla presentazione della certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro“. La legge stabilisce, inoltre, che per i giorni di assenza ingiustificata non è però dovuta la retribuzione né altro compenso.
Altro punto fondamentale è quello relativo al lavoro privato. La legge si sofferma sulle imprese con meno di 15 dipendenti in cui è possibile sostituire il lavoratore privo di green pass. Dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione. Periodo che non può superare i dieci giorni, rinnovabili per una sola volta, e non oltre il predetto termine dello stato d’emergenza.
Multe e provvedimenti
Per i trasgressori sono previste multe dai 600 euro fino a 1.500 euro. Multe che non riguarderanno i soli dipendenti ma anche i datori di lavoro che non controllano. La legge sull’estensione del passaporto vaccinale prevede infatti siano a loro a controllare i dipendenti e il loro essere regolarmente “coperti”. Il provvedimento per i datori di lavoro vanno da 400 a 1000 euro.
Il green pass ovviamente ha dei limiti, non è infatti obbligatorio per alcune fasce:
– i bambini sotto i 12 anni, esclusi per età dalla campagna vaccinale.
– i soggetti esenti per motivi di salute dalla vaccinazione sulla base di idonea certificazione medica. Sono validi i certificati di esenzione vaccinali già emessi dai Servizi sanitari regionali sempre fino al 30 settembre;
– i cittadini che hanno ricevuto il vaccino ReiThera (una o due dosi) nell’ambito della sperimentazione Covitar. La certificazione, con validità fino al 30 settembre 2021, sarà rilasciata dal medico responsabile del centro di sperimentazione in cui è stata effettuata in base alla Circolare del Ministero della Salute 5 agosto 2021.
Per entrare in possesso del certificato verde non è obbligatoria la vaccinazione ma anche un tampone che sarà valido per tre giorni. I tamponi saranno a costo 0 per i soggetti fragili che non possono vaccinarsi. Per il restante dei cittadini il prezzo scende da 15 a 8 euro fino al 31 dicembre, data termine dello stato d’emergenza.