Nel corso di un’indagine svolta dal nucleo investigativo centrale della Polizia Penitenziaria relativa ai concorsi per l’arruolamento di nuove reclute nei Carabinieri, nell’Esercito, nell’Aeronautica Militare e nella stessa Polizia Penitenziaria sono emerse delle irregolarità che hanno condotto all’arresto di 14 persone con l’accusa di corruzione: previo lauto pagamento, infatti, alcuni candidati venivano favoriti nella selezione finale.
Due sono i principali artefici di questa rete di imbrogli che andava avanti da quasi un anno: Errico Spena e Maurizio Russo, entrambi facenti parte della Polizia Penitenziaria. Colti in flagrante lo scorso luglio mentre stavano incassando la sostanziosa cifra di 8.000 €, ulteriori investigazioni hanno poi portato alla luce dettagli importanti per la ricostruzione esatta della vicenda di cui si sono resi protagonisti – ad esempio falsificando gli attestati di negatività al Covid di una candidata positiva – e per l’identificazione di diversi complici.