Le misure restrittive sui viaggi è stato uni dei temi affrontati dal Consiglio Ue. “Molti leader – spiega un alto funzionario Ue – hanno sollevato il tema di un coordinamento internazionale, della necessità di informare adeguatamente i partner sulle misure europee” e di assumere “azioni proporzionate”. Nel corso della discussione, si apprende ancora, non è stato discusso “di quale specifico Paese ha preso determinate misure” ma del “coordinamento tra i membri dell’Unione”.
Il premier Mario Draghi, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, nel corso del summit Ue ha ricordato come la variante Omicron sia per ora meno diffusa in Italia che in altri Stati Membri. “Occorre mantenere questo vantaggio a protezione del nostro Sistema sanitario nazionale”, ha detto Draghi. “Questa la ragione alla base della decisione di far fare i test a chi entra in Italia. Il coordinamento a livello Ue deve essere guidato dal principio di massima cautela”, ha rilevato.
I leader dei Paesi membri, inoltre, hanno ribadito che proseguire “la campagna di vaccinazione è cruciale e urgente contro la nuova variante” Omicron. La riunione si è concentrata sulla necessità di “accelerare con la terza dose”.