Perché la festa di Santo Stefano si celebra il 26 dicembre?
E’ una domanda che in molti vi sarete chiesti…
Dunque, Stefano era greco e fu il primo dei sette diaconi scelti a Gerusalemme dalla comunità cristiana perché aiutassero gli apostoli nel ministero della fede.
Il suo martirio è descritto negli Atti degli Apostoli: venne lapidato alla presenza di Paolo di Tarso che in seguito si convertì lungo la via di Damasco
La celebrazione liturgica di Santo Stefano è fissata per il 26 dicembre, subito dopo il Natale, perché nei giorni seguenti la nascita di Gesù, furono posti i “comites Christi”, ovvero i più vicini nel suo percorso terreno e primi a renderne testimonianza con il martirio. Così il 26 dicembre c’è Santo Stefano primo martire della cristianità, poi il 27 San Giovanni Evangelista, poi il 28, i seguenti.
E’ stato lo Stato italiano, nel 1947, a decidere di rendere festivo il giorno dopo Natale, mentre prima era un giorno normale lavorativo: la Chiesa ricorda Santo Stefano. Il giorno di Santo Stefano è festeggiato pure in Austria, Germania, Irlanda, Danimarca, Catalogna, Croazia e Romania.
Secondo molti in realtà la festa non dipende dalla ricorrenza del santo, ma ha lo scopo di prolungare appunto ulteriormente le feste natalizie.
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