venerdì, Novembre 22, 2024
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Comune di Napoli, aumento positivi Covid: richiesta di un ritorno in smart working

Aumento dei contagi Covid tra dipendenti e staffisti al Comune di Napoli. Stamattina code di lavoratori comunali in fila per i tamponi nelle farmacie nei pressi di Palazzo San Giacomo. La nuova ondata di contagi Covid, legati anche alla diffusione della variante Omicron, ha sfiorato anche la cerchia della giunta Manfredi. In seguito all’impennata di contagi Covid al Comune di Napoli, i dirigenti hanno chiesto il ritorno allo smart working.

In contemporanea, il governatore Vincenzo De Luca chiede al Governo di lasciare chiuse le scuole in Campania per 30 giorni, in vista di un nuovo picco di positivi atteso tra il 15 e il 20 gennaio. Richieste di smart working arrivano anche dai sindacati: Cgil, Cisl, Uil e Csa.

“Il ritorno allo smart working sarebbe una scelta di buon senso, in linea con quanto già fatto da altre amministrazioni pubbliche e volto alla tutela della salute di tutti i lavoratori” afferma Danilo Criscuolo (Cgil Fp), mentre Agostino Anselmi e Giuseppe Ratti (Cisl Fp) e Franca Pinto e Roberta Stella (Csa) in una nota dichiarano: “Con l’aumento dei casi di contagio, direttamente proporzionale ad esso, cresce la possibilità di una paralisi dei servizi. In momenti emergenziali, in un recente passato, abbiamo scoperto modalità agili di lavoro che negli altri paesi Europei erano già di diffusa fruizione come istituti ordinari. Con la diminuzione dei contagi si è sospeso lo Smart working per tutti i dipendenti del Comune di Napoli ed anche adesso che, con l’aumento dei casi di isolamento fiduciario si rischia di chiudere gli uffici, ancora non si è attivata la modalità agile di lavoro. Rispetto al momento della sospensione dello Smart working e nelle more del tavolo tecnico che dovrebbe istituire lo stesso in modalità ordinaria, il Ministero del lavoro ha stilato una bozza di protocollo nazionale del lavoro in modalità agile. Insomma, mentre il mondo lavorativo pubblico e privato va in questa direzione, come forma ordinaria di organizzazione del lavoro, attualmente, in forma emergenziale e fino a disciplinare l’istituto in modalità permanente, non si fa un passo avanti verso lo svuotamento degli spazi comuni, luoghi di possibile contagio. La variante Omicron viaggia spedita, è molto contagiosa, con almeno due milioni di italiani in isolamento. Pertanto chiediamo, ancora una volta, che venga da subito attivata una modalità di lavoro agile, laddove sia possibile, senza tardare ancora, al fine di prevenire i contagi e lo svuotamento degli uffici. Quasi tutti gli enti hanno ricercato ed attuato modalità di lavoro agile “tampone” per questo momento di passaggio dalla fase emergenziale a quella ordinaria. Cosa stiamo aspettando? Che gli isolamenti fiduciari ed i contagi siano così tanti da bloccare la macchina comunale?”.

 

 

Maria Rita Balletta
Maria Rita Balletta
Studentessa di Giornalismo ed Editoria presso l'Università di Roma Tre. Appassionata di Cultura, Ambiente e Sport.
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