Roberta Metsola ha preso il posto di David Sassoli come presidente del Parlamento Europeo. La più giovane mai eletta, fa già discutere per le sue posizioni anti-abortiste. Vediamo, nel dettaglio, chi è e quali sono le sue competenze.
Roberta Metsola Tedesco Triccas, nota semplicemente come Roberta Metsola, è una politica maltese. Avvocata e specializzata in diritto e politica europea; ha lavorato come addetta alla cooperazione legale e giudiziaria di Malta all’interno della Rappresentanza permanente di Malta presso l’Unione europea ed è dal 18 gennaio, presidente del Parlamento Europeo.
Attiva in politica fin da giovane, è stata membro della formazione giovanile del Partito Nazionalista, il Moviment Zgħazagħ Partit Nazzjonalista, e dell’European Democrat Students, movimento giovanile del Partito Popolare Europeo, di cui è stata anche segretaria generale.
È stata candidata alle elezioni europee del 2004 e a quelle del 2009, ma in entrambi i casi non è stata eletta. Nel 2013 ha preso il posto di Simon Busuttil, dimessosi per essere stato eletto al parlamento maltese. Alle elezioni europee del 2014 e del 2019 è stata rieletta, risultando in entrambi i casi la più votata del suo partito.
Il 12 novembre 2020 viene eletta prima vicepresidente vicaria del Parlamento europeo, sostituendo l’irlandese Mairead McGuinness, dimessasi dopo la nomina a commissaria europea (la prima maltese a diventare vicepresidente).
L’11 gennaio 2022 è subentrata a David Sassoli, dopo la sua scomparsa, come Presidente del Parlamento europeo ad interim e una settimana più tardi, il 18 gennaio, giorno del suo quarantatreesimo compleanno, è stata eletta Presidente del Parlamento europeo con 458 voti, risultando la più giovane leader dell’Europarlamento di sempre.
Nonostante le posizioni sull’aborto (è anti-abortista) che, almeno sulla carta, avrebbero dovuto impedirne il sostegno da parte delle forze progressiste e liberal, fin da quando il suo nome ha raccolto il sostegno della maggioranza dei Popolari era lei la favorita per la poltrona più importante dell’Eurocamera. Nelle scorse settimane si è presentata personalmente di fronte ai rappresentanti delle altre forze del Parlamento Ue, in incontri programmati, esponendo le motivazioni della sua candidatura e accettando di rispondere a tutte le domande e ai dubbi degli avversari politici.
Malta è l’unico Paese dell’Unione dove l’aborto è ancora illegale, anche per i casi di incesto o stupro. Nel 2015 Metsola aveva rivendicato la decisione del governo maltese e aveva sottolineato come, secondo lei, l’accesso all’interruzione di gravidanza non fosse materia da includere nella parità di genere. Metsola si era espressa a sfavore di un report europeo che invece sottolineava la rilevanza dell’aborto sicuro per le donne dell’Unione.
Proprio su questo argomento ha concentrato gran parte del suo discorso alla Plenaria:
“I diritti delle donne non sono ancora sufficientemente garantiti, la lotta per un’uguaglianza reale deve andare oltre le apparenze e impregnare tutto quello che facciamo e io sarei orgogliosa di essere il presidente che conduce questa battaglia e onorare l’eredità di tutti coloro che hanno ricoperto questa funzione in passato”.
E ancora:
“L’Europa è casa per le nostre comunità Lgbtqi, per coloro che sono ancora discriminati a causa della loro religione, colore della pelle o identità di genere. A tutti coloro che credono nella promessa dell’Europa. Abbiamo sottolineato che l’accesso ai servizi di salute sessuale e riproduttiva è una parte essenziale del raggiungimento dell’uguaglianza di genere e dell’eliminazione della violenza di genere. Quindi questa è la posizione di questa Camera e io posso convincere due di voi che questa è la posizione che porterò avanti, come ho già fatto come vicepresidente una volta che mi è stato affidato il ruolo di presidente di questa Camera”.
Infine, dopo il ringraziamento a David Sassoli, si focalizza sul Green deal e sulla necessità della lotta al cambiamento climatico.