Torna sul palco del Bellini “”Chi ha paura di Virginia Woolf?” l’iconico testo del tre volte premio Pulitzer Edward Albee che, dopo il debutto a Broadway nel 1962 è stato rappresentato in tutto il mondo, diventando un classico del teatro contemporaneo, oltre che un film diretto da Mike Nichols e interpretato da Richard Burton e Elisabeth Taylor. Oggi, la storia della doppia coppia che ha spiazzato il pubblico borghese degli anni ’60 scoperchiando, tra fiumi d’alcool in scena, tutte le frustrazioni, le ipocrisie e le contraddizioni del ceto medio, è nelle mani di Antonio Latella che lo allestisce nella nuovissima traduzione di Monica Capuani.
Il regista parte dall’analisi del testo: «un testo realistico, ma che diventa visionario per la potenza del linguaggio, per la maniacalità della punteggiatura e per la visionarietà, dovuta ai fumi dell’alcool e alle vertiginose risate che divorano e fagocitano i protagonisti. Albee – prosegue Latella – nel rifuggire ogni sentimentalismo, applica una sua personale lente di ingrandimento al linguaggio che sente parlare intorno a sé, ne svela i meccanismi di ripetizione a volte surreali che portano ad uno svuotamento di significato, ma come spesso accade in questo testo, parallelamente mostra come il linguaggio sia un’arma efferata per attaccare e ridurre a brandelli l’involucro in cui ciascuno di noi nasconde la propria personalità e le proprie debolezze. Per fare tutto questo ho voluto circondarmi di un cast non ovvio, non scontato, un cast che possa spiazzare e aggiungere potenza a quella che spesso viene sintetizzata come una notturna storia di sesso ed alcool». Così, saranno i per niente scontati Vinicio Marchioni e Sonia Bergamasco, una coppia inedita e potente, a prestare il volto a George e Martha; accanto a loro, i giovani e talentuosi Ludovico Fededegni e Paola Giannini.
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