Proteste guerra in Russia- Poche ore dopo l’invasione dell’Ucraina da parte delle forze armate di Vladimir Putin, 40 città russe sono scese in piazza per manifestare contro la guerra innescata dalla propria nazione. L’Ong che da anni documenta la repressione dell’opposizione russa, riporta di circa 1.400 persone arrestate dalla polizia russa durante la protesta.
“A San Pietroburgo, un poliziotto ha colpito con il taser un uomo durante una manifestazione contro la guerra”, le parole divulgate su Twitter attraverso il canale di informazione russo. Nella capitale la polizia schierata in assetto antisommossa ha vietato qualsiasi manifestazione, facendo scattare l’arresto per tutti quelli che a Mosca hanno provato a scendere in piazza per protestare.
Dei 1.400 fermi contati in totale, 719 sono stati registrati nella capitale. Le autorità russe hanno messo in guardia i cittadini dal partecipare alle proteste con un comunicato diffuso dal Comitato investigativo del Paese.
“In connessione con la diffusione di appelli alla partecipazione a rivolte e manifestazioni legate alla tesa situazione della politica estera ricordiamo le conseguenze legali negative di queste azioni, che avranno conseguenze sulla fedina penale dei partecipanti”, spiega la nota ufficiale.
E sottolinea: «Va ricordato che detenere una fedina penale ha conseguenze negative e lascia un segno sul futuro della persona».
Parole che fanno riflettere su scenari attuali e futuri
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