Un cittadino ucraino di 55 anni è stato arrestato per danneggiamenti dalla polizia a Maiorca, in Spagna, poiché ha cercato di affondare lo yacht di lusso del suo capo russo alla luce dei recenti avvenimenti che stanno interessando i due paesi. Una vendetta per tutti i suoi compatrioti che hanno perso la vita a causa dei bombardamenti da parte della Russia.
Una volta in manette, l’uomo ha spiegato alle forze dell’ordine che il suo titolare avrebbe in gestione una rete di compagnie volte alla vendita di armi destinate al Cremlino.
Il piano del 55enne non è riuscito però nel suo intento, dato che lo yacht è stato sì danneggiato ma è rimasto comunque a galla. Altri suoi colleghi, anch’essi ucraini, non si sono uniti alla sua impresa e non appena sono stati avvertiti della situazione in atto, si sono immediatamente attivati per scaricare l’acqua che era entrata dalle valvole che l’altro aveva aperto per far inabissare l’imbarcazione.
«Vedo il proprietario come un criminale che guadagna vendendo armi che ora uccidono gli ucraini» ha spiegato il marinaio.