Il 6 marzo si festeggia la Giornata dei Giusti dell’umanità dedicata a mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane.
La memoria di tutte quelle persone che si sono battute in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani.
Il punto di partenza è stata l’istituzione, nel 2012, della Giornata europea dei Giusti da parte del Parlamento Europeo. Successivamente è stata istituita in Italia il 7 dicembre 2017, con l’approvazione del Senato della proposta di legge.
Entrambe le ricorrenze hanno preso avvio da un appello di Gariwo, la onlus nata nel 2001 e presieduta dallo scrittore Gabriele Nissim che si occupa di diffondere le storie e il messaggio di quanti si sono battuti in difesa dei diritti e della dignità umana durante tutti i crimini della Storia.
Quest’anno la celebrazione affronta il tema di: “Prevenire i genocidi e le atrocità di massa. Le storie dei Giusti contro il silenzio e l’indifferenza”.
La data del 6 marzo è stata scelta perché coincide con il giorno in cui è scomparso Moshe Bejski, l’uomo, magistrato, che ha animato il Giardino dei Giusti di Yad Vashem in Israele.
Infatti, il concetto di Giusto nasce dalla storia di Yad Vashem di Giusto fra le Nazioni, ossia “un non ebreo che, senza ottenerne un vantaggio proprio, ha rischiato la vita per salvare quella di un ebreo, anche solo uno, dall’orrore dell’Olocausto”. Tale concetto è poi stato esteso fino a comprendere tutti gli uomini e le donne che, nei momenti più tragici del passato e del presente, hanno operato per difendere la vita e la dignità umana.
Giusti non sono le vittime o i perseguitati, bensì coloro che agiscono per salvarli. Il luogo per eccellenza per ricordare le azioni di queste figure esemplari è il Giardino dei Giusti, uno spazio in cui vengono dedicati alberi o posati cippi in loro memoria.
La legge individua nelle scuole le sedi privilegiate per far conoscere alle giovani generazioni le storie di vita dei Giusti, al fine di renderle consapevoli di come ogni persona debba ritenersi chiamata in causa, in ogni tempo e in ogni luogo, contro l’ingiustizia, a favore della dignità di ogni essere umano, in difesa del valore della responsabilità, della tolleranza, della solidarietà.