L’8 marzo è stata scelta come data simbolica per l’inizio delle opere sulla fontana di Diana e Atteone. La dea Diana è stata scelta quest’anno dal Museo come emblema della Donna. Divinità della caccia, Diana è una donna solidale con le altre donne, le Ninfe di cui si circonda, amante e protettrice della natura e dei boschi, indipendente, indomita e libera.
Iniziati l’8 marzo, nel giorno della festa della donna, i lavori di restauro della fontana di Diana e Atteone sono finanziati da fondi ordinari del Museo. Alla fine di questi, la vasca verrà poi pulita. Inoltre, una volta abbassato il livello dell’acqua, verrà anche recuperato un masso caduto nel 2017, il quale verrà riposizionato.
L’intero gruppo scultoreo, raffigurante il mito della dea che, sorpresa dal giovane Atteone a fare il bagno, lo trasforma in un cervo che finisce per essere brutalmente sbranato dai suoi cani, subirà un intervento di restauro realizzato grazie al fondo per l’arte del Soroptimist International Italia.
La fontana di Diana e Atteone, che è uno dei punti di maggiore attrattività del Museo, riceve infatti ogni anno centinaia di migliaia di visitatori. Al fine di consentire, quindi, la visibilità dell’opera, l’area non verrà completamente chiusa alla vista del pubblico. Sarà installata una rete metallica che consentirà la vista delle sculture e, di conseguenza, anche dei restauratori all’opera, in modo tale che i visitatori si sentano anch’essi partecipi dell’intervento in corso.
