Zelensky accusa Mosca per crimini di guerra. Bombardamento su Mariupol disumano
“Non abbiamo fatto né avremmo mai niente come questo crimine di guerra nelle città del Donetsk o del Lugansk, o di qualche altra regione…perché siamo persone. Ma voi lo siete?” Crimine di guerra, questa è la definizione usata dal Presidente ucraino Zelensky per descrivere il bombardamento russo dell’ospedale pediatrico di Mariupol. La freddezza delle immagini di donne in cinta in stato di shock ,feriti e di un intero ospedale trasformato in macerie stanno facendo il giro del mondo. Le morti accertate superano le 17,ammontano invece a 1200 le perdite complessive dopo una settimana di attacchi a Mariupol.
“In ogni trattativa il mio obiettivo è porre fine alla guerra con la Russia. E sono anche pronto a determinati passi. Si può arrivare a dei compromessi ma questi non devono rappresentare un tradimento del mio Paese”. Così continua il discorso del presidente ucraino durante l’intervista al Bild on line. “Anche la controparte deve essere pronta a muoversi, perciò si chiamano compromessi. E solo così possiamo uscire da questa situazione. Dei dettagli non posso ancora parlare”. “Non abbiamo ancora avuto un contatto diretto fra presidenti. Solo dopo colloqui diretti fra i due presidenti possiamo chiudere questa guerra”- conclude Zelensky.
Attraverso i canali della Cnn ,la referente dalla Russia Zakharova ha affermato che – “a Mariupol, i battaglioni nazionali ucraini, dopo aver espulso il personale e i pazienti dall’ospedale , di maternità vi hanno stabilito posizioni di combattimento”. Zakharova ha reso nota l’esistenza di “numerosi video che confutano i falsi ucraini, confermando che i crimini di Kiev contro i suoi cittadini sono abbondantemente di dominio pubblico”. Intanto continuano a suscitare forte indignazione i video girati nell’ospedale dopo l’attacco. I file mostrano chiaramente che nella struttura c’erano pazienti e personale, comprese donne in gravidanza.