Arrivati in Italia 34.851 profughi dal fronte ucraino. Attivati i primi corridoi umanitari
di Nicolaos Nicolau
Sono 34.851 i profughi entrati in Italia dall’inizio del conflitto fino a oggi: 17.685 donne, 3.040 uomini e 14.126 minori. Ieri erano 31.287 i profughi arrivati: 15.830 donne, 2.781 uomini e 12.676 minori. (ANSA). I dati sono stati da poco presentati nell’ultima nota del Viminale. Nelle ultime settimane, i diversi cessate il fuoco stabiliti dagli incontri tra delegazioni russo-ucraine non hanno funzionato come da prassi. Nonostante le pressioni e gli aiuti di centinaia di associazioni umanitarie, stabilire una tregua e permettere un evacuazione sicura per i cittadini sembra essere impraticabile. Dalle prime riunioni, iniziate nel pomeriggio del 3 marzo, sono state concesse diverse pause agli eserciti. De facto però i mortai continuano ancora a riscaldarsi, come provano le immagini provenienti dalle città di Mariupol e Volnovakna.
I pochi cittadini riusciti a scappare dalle atrocità di missili e proiettili sono stati accolti da piani d’accoglienza dei paesi limitrofi come la Polonia, Slovenia e Ungheria. In Italia sono pronti i diversi centri d’accoglienza, così come in tutta Europa. La base giuridica che regola i corridoi umanitari nel Belpaese coincide con l’art. 25 del Regolamento CE 810/2009 che offre la possibilità ai Paesi Schengen di rilasciare visti umanitari validi per il proprio territorio.