Incontro tra Erdogan ed il premier ellenico Kiriakos Mitsotakis andato a buon fine. Grecia e Turchia collaboreranno per aumentare la sicurezza nell’Egeo ed affrontare la crisi
Il primo ministro Kyriakos Mitsotakis ed il presidente turco Recep Tayyip Erdogan hanno concordato ieri, durante un incontro a Istanbul, di mantenere aperti i canali di comunicazione e migliorare le relazioni bilaterali greco-turche nonostante i diversi disaccordi. In seguito ai colloqui, Erdogan ha parlato di responsabilità comuni in merito all’architettura di sicurezza in Europa, cambiata con l’invasione russa dell’Ucraina. Secondo il Presidente turco, grazie alla collaborazione, aumenteranno i vantaggi regionali per ambi i paesi. Erdogan ha anche affermato di essere fiducioso e che vi saranno molteplici progressi su questioni come l’Egeo, le minoranze, la lotta al terrorismo o l’immigrazione illegale. Si punta, quindi, ad un livello superiore delle relazioni tra i paesi storicamente rivali.
Secondo la nota del palazzo ministeriale di Maximou – “l’incontro è durato più di 2 ore e si è svolto in un’atmosfera molto positiva. Ovviamente, entrambe le parti hanno ribadito le loro posizioni ferme sulle questioni delle nostre relazioni bilaterali. Questa volta senza l’acutezza e la tensione a cui la parte turca si è abituata ultimamente”.
La sensazione generale è che le due parti si siano espresse da alleate di fronte alle sfide di sicurezza europee poste dall’invasione dell’Ucraina. Kathimerini sottolinea che l’accento è stato posto sulle relazioni economiche e sull’agenda positiva dei due paesi. Le delegazioni hanno anche approvato la cooperazione per la creazione di corridoi umanitari in Ucraina. Inoltre, secondo paalazzo Maximou, se la relazione dei due paesi si evolverà nello spirito della riunione odierna, il 5° Consiglio supremo di cooperazione si terrà in autunno a Salonicco. Sul finale, i leader hanno concordato che le due parti si sarebbero incontrate il mese prossimo ad Ankara per il MOE. Per il ministero greco, l’incontro di oggi può essere valutato come la base per un sostanziale miglioramento del clima da entrambe le parti.