venerdì, Novembre 22, 2024
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Ucraina: In Italia quasi 300 bambini da soli, 5000 rifugiati a scuola

Sono già arrivati molti rifugiati, anche bambini, dall’Ucraina in guerra. Oltre un milione e mezzo di minori, troppo spesso non accompagnati, sono arrivati nei Paesi amici e chiamano le istituzioni a garantirne l’accoglienza, ma anche la protezione dai trafficanti e dal giro delle adozioni illegali. In Italia sono già quasi 26mila i minorenni arrivati dall’inizio della guerra, su un totale di 67.800 rifugiati arrivati. Più di 5mila sono già nelle scuole italiane, come ha riferito oggi la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. I non accompagnati ammontano a 277, e attualmente sono nel sistema di accoglienza temporanea: “192 in famiglie autorizzate dal tribunale per i minorenni e 82 in strutture sempre autorizzate dal tribunale“, ha spiegato la ministra (tre sono al momento in attesa di collocazione). “C’è l’esigenza di ottenere un completo censimento del fenomeno, soprattutto incrementando i controlli alle frontiere per evitare zone d’ombra che favoriscano interessi e traffici criminali. Tutti i minori che varcano la frontiera vengono identificati, e a loro è stato garantito l’accesso alle attività scolastiche”.

Per rispondere all’emergenza è stata convocata una cabina di regia sui minori ucraini dalla ministra degli Affari regionali Maria Stella Gelmini, insieme a Lamorgese, al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e al Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. In mattinata si è svolta una riunione ad hoc tra il governo, Regioni, Anci e Upi. Sempre oggi la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza ha ascoltato anche rappresentanti di Unicef, Telefono azzurro e dell’associazione italo-ucraina “I Nuovi Confini”. L’esodo di rifugiati dall’Ucraina ha alimentato il problema dei minori non accompagnati e soprattutto dei bambini scomparsi, su cui occorre intervenire con “l’attivazione di un sistema di controllo biometrico”, ha affermato il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo, evidenziando la necessità di offrire una rete di sostegno psicologico.

“I minori arrivati sul suolo italiano non possono essere né adottati né affidati. Lo Stato ucraino ha già assegnato loro dei tutori, e dovranno rientrare in Ucraina non appena possibile. Pertanto la loro permanenza in Italia va gestita soltanto dalle associazioni di accoglienza temporanea”, ha spiegato la presidente di Nuovi Confini Yuliya Dynnichenko, sottolineando che qualsiasi tentativo di nominare come tutori le famiglie accoglienti “sarebbe una violazione grave e potrebbe portare a un incidente diplomatico tra Italia e Ucraina”. Per proteggere i bambini dall’illegalità, Save The Children ha chiesto una sorta sospensione “delle adozioni internazionali”. Lo ha annunciato Pete Walsh, direttore di Save the Children in Ucraina, durante una conferenza online da Leopoli. Dal punto di vista economico, intanto, Il Pd ha presentato in Senato un emendamento al Dl Ucraina che prevede, tra l’altro, l’istituzione di un fondo per l’accoglienza e l’assistenza dei minori ucraini non accompagnati, con una dotazione iniziale di 36,5 milioni di euro per l’anno 2022.

 

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