UE, nuova partnership con gli USA.Pronti i nuovi piani di rifornimento energetico con il GNL americano
“Oggi Bruxelles è il centro del mondo libero. Abbiamo deciso di intensificare il nostro sostegno all’Ucraina, inasprire le sanzioni contro la Russia e liberarci dai combustibili fossili russi. Domani insieme al presidente Biden presenteremo un nuovo capitolo nel nostro partenariato energetico. Si tratta di Gnl aggiuntivo dagli Stati Uniti per l’Unione europea, che sostituisce il Gnl della Russia. I Paesi si impegnino in acquisti congiunti di gas, Gnl e idrogeno per ricostituire al più presto livelli scorte”.
Apre così il meeting delle big di questa settimana Ursula Von del Leyen, parlando del futuro energetico dell’Europa.
Prima attraverso gli incontri con Biden ai tavoli del G7 e conseguentemente al Consiglio europeo, la Presidente della commissione europea ha annunciato i nuovi piani congiunti tra UE e USA. Secondo quanto riassunto dall’ultima nota conclusiva del vertice tra Stati, i 27 Paesi Ue si apprestano a ricostruire le risorse energetiche europee acquistando GNL americano e riducendo la dipendenza dalla Russia. In aggiunta, ogni Stato dovrà tener conto delle proprie scorte energetiche. In Italia sono in procinto di riattivarsi le centrali a carbone per calmierare gli effettivi picchi dei prezzi energetici. Si parla delle stesse 7 centrali ,che nel rispetto della tabella di marcia riguardo transazione energetica, avrebbero chiuso entro il 2025. Cinque di esse fanno capo all’Enel, mentre le altre due fanno riferimento al gruppo Ep produzione e all’azienda A2a. Gli impianti sono distribuiti tra Sardegna, Lazio, Puglia, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Veneto.
UE – l’inizio della crisi energetica
Nel suo piccolo il bel paese ha importato dalla Russia il 38,2% di gas , dall’Algeria il 27,8%, dall’Azerbaijan il 9,5% , dalla Libia il 4,2% e per il 2,9% dal Nord Europa. Solo Il 13,1% del gas che consumiamo arriva sottoforma di Gnl, in prevalenza dal medioriente. Però, le carte in tavola cambieranno e le prove sono già iniziate a dicembre dell’anno scorso.Tra pandemia e pressioni russe, le cause della crisi energetica sono molteplici. Le più recenti, che hanno aggravato un quadro di per se complicato, sono due: lo stop ai reattori nucleari in Francia e la bassa generazione energetica dei parchi eolici in Germania per scarsità di vento – afferma il magazine Startmag. Per garantire le forniture di elettricità e soprattutto il riscaldamento delle popolazioni nella stagione fredda, in molti paesi si è così deciso di riattivare le centrali a carbone e addirittura di bruciare il petrolio (fatto raro).
L’europa, attraverso un piano congiunto è pronta ad accogliere le metaniere partite da i terminal di esportazione di Sabine Pass di Cheniere ( USA). Nelle ultime settimane molte navi dirette verso il mercato orientale hanno ricalcolato il proprio percorso verso porti europei. Sono dieci le metaniere americane dirette verso Francia, Spagna, Paesi Bassi, Regno Unito e Malta. Quest’utlime trasportano insieme circa 1,6 milioni di metri cubi di Gnl . Mentre una ventina di navi che potrebbero fare rotta per l’Europa ne contengono complessivamente altri 3,3 milioni. Per riassumere , il conflitto tra Russia e Ucraina definirà l’inizio di nuove alleanze economiche. Attualmente, il panorama mostra la Cina come bilanciere del rublo russo ed un Europa privilegiare la dipendenza dagli USA.