Nuove accuse tra Russia e Stati Uniti, il portavoce del Cremlino Peskov parla all’Agenzia di stampa russa Tass
Tensioni Russia- Usa, l’agenzia di stampa russa Tass riporta il discorso e le critiche del portavoce del Cremlino Dimitry Peskov riguardanti le ultime spiacenti affermazioni di Joe Biden. Come descritto dalle voci del Gran Palazzo, le accuse del Presidente americano potrebbero minimizzare gli attuali rapporti tra le due potenteze. In particolare, come definito da Peskov, si potrebbe chiudere la grande finestra di “opportunita” di migliorare le relazioni con USA e di poter mettere un punto alla questione ucraina.
“Tuttavia, un leader statale dovrebbe mantenere la calma. Naturalmente, ogni volta tali insulti personali restringono la finestra di opportunità per le nostre relazioni bilaterali sotto l’attuale amministrazione [USA]. È necessario essere consapevoli di questo”
In una seconda nota, il portavoce del Cremlino ricorda e paragona l’operato di Biden durante l’intervento Nato in Jugoslavia. In quelle circostanze si ricordano i brutali bombardamenti di caccia e mortai occidentali.
“Dopo tutto, è l’uomo che una volta, parlando in televisione nel suo paese, ha chiesto che la Jugoslavia fosse bombardata. Esattamente, bombardamenti della Jugoslavia. Pertanto, naturalmente, è almeno strano sentire una cosa del genere da lui”.
Russia – le conseguenze
Sabato scorso, Biden ha visitato un centro per rifugiati ucraini in uno stadio di Varsavia. La Casa Bianca riporta che il Presidente aveva parlato con i rifugiati e i volontari. Quando un giornalista gli ha chiesto cosa pensa di Putin e di ciò che sta accadendo in Ucraina, Biden ha risposto: “È un macellaio” – afferma l’agenzia. Nelle ultime parole del portavoce si percepisce l’ostilità della Russia nei riguardi della sottile retorica utilizzata da Biden durante i suoi discorsi. Parole definite ostili e inaccettabili.
Le conseguenze dei comportamenti americani non si faranno attendere. Il 21 marzo, l’ambasciatore degli USA in Russia, John Sullivan, è stato convocato presso il Ministero degli Esteri russo, che ha emesso un’iniziativa consegnandogli una nota di protesta in relazione alle recenti osservazioni inaccettabili di Biden sul Presidente Putin. In seguito, il 17 marzo, Biden ha abbandonato le osservazioni più ostili nei confronti della sua controparte russa, definendolo un “dittatore omicida, un teppista puro che sta conducendo una guerra immorale contro il popolo ucraino”.