Malcontento all’evento di beneficenza del San Carlo di Napoli, rigido il giudizio del console Ucraino riguardo la presenza di ballerini russi
di Nicolaos Nicolau
Maksim Kovalenko, console ucraino, spiega le dure posizioni del consolato ucraino di Napoli in seguito allo spettacolo di beneficenza al Teatro San Carlo. Un appuntamento con la solidarietà che ha visto la partecipazione di ballerini ucraini e russi contemporaneamente sotto gli stessi riflettori.
“Abbiamo scritto una lettera al teatro e agli esponenti delle istituzioni – prosegue Kovalenko – per spiegare la nostra posizione. C’è chi sta speculando sulla guerra per promuovere i propri eventi. Ovviamente, non possiamo obbligare nessuno, ma vogliamo che sia chiaro che per noi è una situazione inaccettabile. Non è possibile amicizia con le persone di nazionalità russa se l’esercito russo sta uccidendo i nostri amici e i nostri parenti”. Continua Kovalenko -”Non è più sufficiente. Se i russi vogliono fare qualcosa devono cambiare il sistema politico in patria, altrimenti non sarà possibile ripristinare un dialogo. I ballerini russi che parteciperanno all’evento avrebbero potuto scrivere una lettera aperta a Putin per fermare la guerra. Non mi pare l’abbiano fatto”
In una nota finale, il rappresentante rammenta “Noi riconosciamo un solo rischio, quello di un genocidio del nostro popolo. Abbracciare oggi i russi? Non posso farlo, accadrà solo dopo la guerra”. Affermazioni che turbano i ballerini e le comunità russe di Napoli, le quali hanno già espresso la propria vicinanza al popolo ucraino. Non è un caso, negli ultimi mesi sono migliaia gli artisti russi che hanno preferito difendere le posizioni ucraine rischiando la propria carriera.