Centinaia di napoletani, in seguito al guasto ad un aereo della Wizz Air – compagnia con la quale avrebbero dovuto far ritorno a casa – hanno visto il loro volo, previsto per lunedì, posticipato. Così, i turisti hanno poi soggiornato in una struttura alberghiera a spese della compagnia aerea low cost ungherese.
Ma la struttura, secondo le testimonianze, non era in condizioni ottimali. Secondo quanto affermato, infatti, le stanze erano sporche, la moquette sollevata dal pavimento, in alcuni bagni mancava perfino lo scarico a parete. Scarafaggi, insetti e topi circolavano liberamente tra le camere e i corridoi dell’albergo e dai rubinetti usciva acqua scura, per cui è risultato impossibile lavarsi. A conferma delle testimonianze dei viaggiatori, ci sono i numerosi filmati apparsi in queste ore sui social che documentano la struttura fatiscente e le scarse condizioni igieniche dell’hotel.
Come se non bastasse, alcuni turisti hanno anche accusato malori, a causa delle alte temperature. Una signora ha perso i sensi dopo essere scesa da un pullman ed è stata subito soccorsa dagli altri turisti. Un bambino, invece, è finito in ospedale per disidratazione ed i genitori hanno dovuto spendere 600 euro per fare accedere il loro figlio alle cure mediche.
Sulla vicenda sono stati informati il console italiano e la Farnesina; si è attivato anche il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli – dopo aver decine di segnalazioni dai vacanzieri rimasti bloccati in Egitto – che ha provveduto ad avvisare le autorità competenti. Ed è stato proprio Borrelli a comunicare l’arrivo dei 300 passeggeri, dopo mille peripezie, nel capoluogo partenopeo.