Il Castel dell’Ovo è in pessime condizioni: continuano a cadere frammenti di pietra dalla facciata e sono risultate inefficaci le operazioni di messa in sicurezza fatte finora. Per il Comune di Napoli il castello è pericoloso. Per questo motivo, da ieri è stato chiuso a tempo indefinito e sono state sospese tutte le attività all’interno: mostre, spettacoli, convegni, visite guidate, shooting fotografici e video e matrimoni. Sarà consentito l’accesso solo per motivi di servizio. La situazione resterà così fino all’esecuzione della messa in sicurezza. L’ha stabilito la Disposizione dirigenziale numero 13 del dirigente del Servizio Cultura di Palazzo San Giacomo, firmata ieri, 13 aprile 2022, con ad oggetto: “Chiusura di Castel dell’Ovo per motivi di sicurezza a causa del distacco di pietre dalla facciata”.
Il Comune di Napoli a fine marzo ha eseguito, tramite NapoliServizi, diversi interventi di messa in sicurezza. Nel corso dei sopralluoghi sono stati verificati distacchi di pietre di tufo risultate decoese sulla parete ad un altezza fino a 25 metri. In pratica pietre già staccate dalla parete che le condizioni climatiche avverse fanno precipitare. La decisione è arrivata a seguito della relazione del Servizio Tecnico Patrimonio del 12 aprile 2022, con la quale ha comunicato al Servizio Cultura “l’inefficacia degli interventi ad oggi posti in essere per la messa in sicurezza della facciata del Castel dell’Ovo tanto da non poter escludere, anche per un periodo relativamente breve, il distacco di ulteriori conci”.
Il Servizio Tecnico Patrimonio ipotizza di realizzare un percorso protetto in corrispondenza della parete in questione, con tempi e modalità che sono ancora da stabilire; Ritenuto, pertanto, che fino al reperimento dei fondi ed all’avvenuta messa in sicurezza, il castello dovrà rimanere chiuso al pubblico a tutela dell’incolumità delle persone. Il Castel dell’Ovo dovrà rimanere chiuso al pubblico fino all’esecuzione della messa in sicurezza. Sono sospese tutte le attività culturali ivi previste, quali mostre, spettacoli, convegni, visite guidate, ecc. Nelle more, sarà consentito l’accesso esclusivamente per motivi di servizio, nel rigoroso rispetto delle norme di sicurezza
Il castello fu gravemente danneggiato dalla mareggiata avvenuta il 28 dicembre 2020 con muri crollati, i basoli vesuviani della pavimentazione divelti e trascinati in mare o sospinti all’interno dei corridoi, rosoni e vetri rotti anche all’interno. All’epoca si vedevano anche grossi danni alle aree esterne del castello, nella zona cosiddetta del Ramaglietto, dove diversi elementi delle strutture collassarono sotto l’impeto delle onde.
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